La Russia ha apertamente minacciato di interrompere i rapporti con Israele nel caso in cui come annunciato rifornisca l’Ucraina di armi.
Un chiaro messaggio del pensiero espresso dal governo Mosca in merito al possibile coinvolgimento di Israele nel conflitto in Ucraina. Le relazioni sono cambiate molto nel corso degli anni e ora sembrano davvero vicino a tornare a livelli superati da decenni.
Sono giorni tesi quelli che stanno trascorrendo Russia e Israele e la situazione sta peggiorando d’ora in ora. L’equilibrio raggiunto a fatica nel corso degli ultimi decenni tra i due stati sembra ormai essere irrimediabilmente compromesso.
Dmitry Medvedev, ex presidente della federazione russa, ha affermato in merito: “Sembra che Israele fornirà armi al regime di Kiev. Una mossa molto avventata. Distruggerà tutte le relazioni tra i nostri Paesi“.
La posizione della Russia in merito ad un possibile aiuto militare di Israele all’Ucraina è chiara così come le conseguenze che ne deriverebbero. L’utilizzo di droni kamikaze di produzione iraniana non è andata a genio a Israele che è intervenuto quando è emerso che oltre ai droni verranno utilizzati anche missili prodotti dall’Iran. Nella nazione è stata ampliata la produzione di armi per far fronte alla domanda russa.
Questo ha aizzato il malumore di Gerusalemme che ha preso parola e affermato che è arrivato il momento di aiutare l’Ucraina. Fino ad ora l’aiuto israeliano è stato di tipo umanitario ma nel caso cominciasse ad inviare supporto armato la Russia chiuderebbe ogni rapporto diplomatico.
Medvedev è stato molto chiaro ma data la situazione corrente in Ucraina sembra inevitabile che anche Israele, come le nazioni europee e la Nato, dia sostegno per la difesa in Ucraina.
I rapporti tra Russia e Israele sono migliorati dagli anni 2000 in poi che hanno segnato l’inizio del governo di Vladimir Putin per la prima volta convinto filo israeliano e l’inizio del governo israeliano di Ariel Sharon di mentalità filo russa.
Per anni le due nazioni hanno cercato quanto meno di non andare l’una contro l’altra così come avvenuto nel momento della conquista della Crimea dove Israele si è mantenuta neutra.
Il flusso migratorio che si è andato a creare tra Israele e la Russia rappresenta oggi un vero e proprio legame di sangue. Legame fatto di parentele dirette tra russi e ucraini che è stato spesso sfruttato in ambito istituzionale e strategico da Gerusalemme. Ma ha portato ovviamente anche beneficio alla Russia.
Nonostante si fosse raggiunto questo equilibrio, oggi le posizioni cominciano a diventare davvero contrastanti e a creare dissenso. Israele sta andando contro ciò che è imposto dai russi per mantenere i buoni rapporti ma ritiene che l’Ucraina stia subendo esageratamente e che sia un dovere aiutarla a difendersi.
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