Il servizio di frontiera russo Fsb starebbe vietando ai cittadini di lasciare il Paese. In Russia si va verso la chiusura dei confini per gli uomini in età militare.
Uno scenario che secondo la testata indipendente Meduza potrebbe già verificarsi il prossimo 28 settembre. La Russia verso la chiusura dei confini per gli uomini in età militare: fermati dall’Fsb cittadini lungo la frontiera tra Russia e Kazakhstan. Terzo giorno oggi di votazione in Ucraina.
Nelle scorse settimane Mosca aveva smentito ogni tipo di mobilitazione, nonostante la preoccupazione crescente dei cittadini. Eppure, in rinforzo alle truppe in Ucraina, Putin ha deciso per la mobilitazione dei riservisti, più di 300.000, gettando ancor di più il Paese nello sconforto. Che il capo di stato abbia perso grandi consensi, ne sono infatti prova le manifestazioni di questi giorni.
Tanti si sono riversati nelle piazze, contro la guerra, repressi dalla polizia e arrestati. Nella giornata di ieri inoltre la Camera russa aveva firmato l’emendamento per una intensificazione delle pene militari per diserzione, per chi si arrende e per chi non risponde alle chiamate alle armi. Pene che adesso, per diserzione o mancata comparizione alla leva, passano da 5 a 10 anni di reclusione.
Una situazione che ha portato tanti cittadini russi a tentare di abbandonare il Paese. Nelle scorse settimane erano stati annullati alcuni voli per i Paesi vicini, mentre diverse fonti avevano riferito di uomini in età militare bloccati alla frontiera.
Uno scenario che adesso potrebbe manifestarsi, quello di un’ulteriore mobilitazione, visto che secondo quanto riportato da Meduza – testata indipendente – all’indomani del referendum in Ucraina potrebbe arrivare la decisione proprio della chiusura dei confini per gli uomini dai 18 ai 50 anni.
Secondo quanto scritto su Telegram dal presidente del gruppo per i diritti umani Pavlo Chikov, la polizia di frontiera russa non starebbe lasciando passare i cittadini in età militare dal confine.
Lo riporta anche Unian, testata indipendente ucraina, che ha citato il presidente di Agorà. E in Russia, dove pare stia tirando aria di chiusura dei confini e di mobilitazione, i cittadini si mobilitano per riuscire a lasciare il Paese già da qualche giorno.
La paura di una mobilitazione, smentita da Mosca, è tangibile. Secondo quanto scritto da Union, i cittadini russi non potrebbero passare dal confine con il Kazakhstan su decisione del commissario militare.
Ma c’è chi come Meduza, altra testata indipendente, segna addirittura una data. La fonte del quotidiano sarebbe vicina ai vertici di amministrazione presidenziale. Sarebbe il 28 settembre la data per la chiusura dei confini agli uomini di età tra i 18 e i 50 anni, giorno successivo alle votazioni del referendum che al momento si sta tenendo in Ucraina.
File al confine in questi giorni in Georgia e in Finlandia, anche se il Cremlino al momento smentisce. Intanto oggi è il terzo giorno di votazione nei territori di Lugansk, di Donetsk, nel Donbass, Zaporizhzhia e di Kherson, per quanto riguarda il referendum.
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