È stato il padre della rivoluzione russa e il Paese ha in serbo per lui un trattamento davvero speciale e anche oneroso in termini economici. Le autorità russe spenderanno oltre 170 mila euro per garantire la conservazione del corpo di Lenin.
Ed è subito polemica sul web: in molti denunciano che, in tempo di crisi, una spesa come questa per “la conservazione di una mummia” è davvero offensiva e inopportuna. Gli stessi ammiratori del comunismo difendono l’ideologia leninista sostenendo che il Leader della rivoluzione Russa sarebbe stato contrario all’idolatria della sua immagine.
Eppure il 62% della popolazione russa, secondo un recente sondaggio, vorrebbe un destino diverso per il padre del proletariato, dichiarandosi a favore della sepoltura di Lenin. Idea che il Cremlino non ha la minima intenzione di realizzare. A rendere nota la somma stanziata per la conservazione della salma di Lenin è l’Agenzia statale per l’approvvigionamento, i 170 mila euro serviranno a mantenere il corpo di Lenin in “condizioni realistiche” attraverso un “trattamento di natura biomedica”. È probabile che a occuparsi del lavoro sarà il centro di ricerca di biotecnologie russo, lo stesso che si occupa del restauro delle singole parti del corpo del leader dei bolscevichi sin dalla sua prima ‘apparizione’ nel mausoleo nella Piazza Rossa di Mosca nel 1924.