La scomparsa di Mirella Gregori, quarant’anni di misteri

Il 7 maggio 1983 la sedicenne Mirella Gregori uscì di casa a Roma e non vi fece più ritorno. Anche Mirella, quindi, è andata ad ingrossare le fila dell’esercito degli scomparsi.A distanza di quasi 40 anni, la sua sparizione resta uno dei misteri più oscuri della storia d’Italia. Difatti, nonostante gli sforzi degli investigatori e le numerose piste investigative seguite nel corso del tempo, non è mai stata trovata alcuna traccia della giovane ragazza. Ma che cosa sappiamo di questa storia? E quali sono state le piste principali seguite dagli inquirenti?

I manifesti affissi dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori
I manifesti affissi dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori – Nanopress.it

 Le ultime ore prima che si perdessero le tracce di Mirella Gregori

Alle 15.25 del 7 maggio 1983, dopo aver risposto al citofono della propria abitazione, Mirella comunicò alla madre Maria Antonietta Arzenton che sarebbe uscita per dieci minuti. Avrebbe dovuto incontrare Alessandro, un amico di cui qualche tempo prima Mirella si era invaghita. In realtà, però, il ragazzo racconterà di essersi trovato da tutt’altra parte. E ad avvalorare la sua deposizione ci saranno solidi alibi. Con chi aveva appuntamento Mirella quel giorno? Possibile che dovesse incontrare i suoi rapitori?

La famiglia di Mirella presentò denuncia di scomparsa proprio la sera del 7 maggio. E, in quell’occasione, tutti i suoi membri furono immediatamente rassicurati. La polizia affermò infatti che poteva essersi trattato di un semplice caso di allontanamento volontario. E così venne trattato. Sono passati 40 anni, ma di Mirella non si è avuta più nessuna notizia.

Diverse sono state negli anni le piste battute, almeno formalmente. Purtroppo, infatti, nell’immediatezza, la sua sparizione venne sottovalutata dagli inquirenti. Che, come anticipato, pensarono che la giovane potesse essersi allontanata di sua spontanea volontà. Un atteggiamento che cambiò parzialmente solamente a partire dall’agosto del 1983. Quando la sparizione di Mirella iniziò ad essere sovrapposta ad un’altra sparizione, quella di Emanuela Orlandi verificatasi il 22 giugno 1983. I due casi per molto tempo furono pertanto affiancati. Non solo nelle sedi di competenza, ma anche in quelle mediatiche.

Mirella Gregori
Mirella Gregori – Nanopress.it

La prima pista investigativa, quella relativa al traffico delle bianche

La prima ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella secondo la quale Mirella sia stata vittima della cosiddetta tratta delle bianche. Secondo questa pista investigativa, Mirella poteva essere stata rapita da un’organizzazione criminale che irretiva giovani donne per farle prostituire nei Paesi stranieri.

In realtà, questa teoria non ha mai trovato elementi provanti, anche se un report della questura di Roma fece emergere che le minorenni scomparsa nel 1983 a Roma furono 177. Venti non tornarono a casa. Tra queste proprio Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.

Inoltre, durante la fase delle indagini, Sonia De Vito, la migliore amica di Mirella, aveva riferito di averla vista avvicinare da un individuo sospetto poco prima della scomparsa. Esattamente, due mesi prima. Sonia parlò di un ragazzo biondo, che si sarebbe presentato poi anche all’inaugurazione del bar dei Gregori. Un giovane ad oggi mai identificato.

La pista dell’estorsione e quella dell’allontanamento volontario

Un’altra pista investigative seguita dalla Procura di Roma riguardava un possibile rapimento a scopo di estorsione. Una strada maestra, però, poco plausibile. Non essendo mai intervenute nei confronti dei Gregori richieste di riscatto o di altro tipo per ottenere la liberazione della ragazza. Inoltre, il fatto che Mirella fosse una studentessa appartenente ad una famiglia modesta sembrava escludere questa ipotesi.

Un’altra teoria avanzata era quella della fuga volontaria di Mirella. Gli inquirenti ipotizzarono che la ragazza potesse essere scappata per motivi personali, magari legati a una relazione sentimentale o a problemi familiari. Ma i parenti e gli amici della Gregori esclusero sin da subito questa possibilità. Mirella era una persona tranquilla, senza segreti e senza lati oscuri.

La pista della Chiesa Cattolica ed il legame con il caso Orlandi

La scomparsa di Mirella Gregori è stata spesso associata in questi quarant’anni a quella di Emanuela Orlandi. Ad accostare i due casi di scomparsa ci pensò per primo Panorama nell’agosto del 1983. Il periodico, infatti, aveva fatto uno speciale per parlare della presunta organizzazione criminale che si occupava della cosiddetta tratta delle bianche. Da quel momento in poi le storie di Mirella ed Emanuela si intrecceranno per sempre. Pochi giorni dopo dall’uscita di quell’editoriale, al bar dei Gregori arrivò la chiamata da parte dell’Amerikano, che poco prima aveva portato avanti una trattativa con il Vaticano. In quella circostanza, l’uomo dall’accento straniero, per questo ribattezzato l’americano, aveva chiesto la liberazione di Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II, in cambio della liberazione dell’Orlandi.

Anche in questo caso l’uomo non si smentì. Chiese infatti ai Gregori di convincere l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini a concedere la grazia proprio ad Agca. In quell’occasione, per rendere verosimile la pretesa, l’americano elencò gli indumenti intimi che indossava Mirella il giorno della scomparsa.

Le due storie si intrecciarono così in maniera definitiva tanto che di quest’ultima si inizierà a parlare sempre e solo in relazione ad Emanuela Orlandi. L’ipotesi perseguita è che entrambe fossero cadute vittima dello stesso gruppo di terroristi che voleva la liberazione dell’attentatore di Papa Wojtyla.

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