Il 25 aprile 1953, James Watson e Francis Crick scoprirono il DNA. Una scoperta epocale che ha influenzato il corso della storia.
Il 25 aprile 1953 una serie di articoli sulla celebre rivista scientifica Nature descriveva – per la prima volta – la struttura della molecola del DNA (acido desossiribonucleico), supporto del patrimonio genetico di tutti gli esseri viventi.
Si tratta di un passaggio fondamentale – certamente il più pubblicizzato – nel lunghissimo processo di ricerca sulla trasmissione della vita. È anche l’inizio di una nuova rivoluzione scientifica, con il decollo dell’ingegneria genetica e della biologia molecolare.
La scoperta del DNA compie 70 anni
Il 25 aprile 1953, un articolo di James Watson e Francis Crick – pubblicato sulla rivista Nature – rivoluzionò la biologia e la medicina.
Dimostrava, infatti, la struttura a doppia elica dell’acido desossiribonucleico (DNA), permettendo di comprendere l’intero funzionamento genetico degli esseri viventi. Da questa scoperta ne verranno fatte altre che diventeranno indispensabili.
Nel 1944 Thomas Avery identificò la sostanza che compone i cromosomi: l’acido desossiribonucleico (DNA). Sei anni dopo, Edwin Chargaff scoprì di cosa è fatto il DNA, quattro tipi di molecole chiamate nucleotidi: adenina (A), timina (T), citosina (C) e guanina (G).
Nonostante questa conoscenza fondamentale, gli scienziati non sanno ancora cosa collega e assembla le molecole.
Di cosa parlava l’articolo di Watson e Crick
Durante gli anni ’50, diversi gruppi di ricerca hanno – quindi – provato a comprendere il DNA. Uno di loro, formato dal biologo americano James Watson e dal fisico britannico Francis Crick, pubblicò un articolo sulla rivista Nature il 25 aprile 1953.
Dimostrarono che la struttura del DNA è a doppia elica. Questa scoperta si basa su una sintesi di diverse conoscenze, in particolare il lavoro di osservazione della diffrazione dei raggi X di Maurice Wilkins e Rosalind Franklin, nonché l’idea di associazione di basi azotate.
Sconvolgerà la storia della biologia, più precisamente della genetica. I risultati indicano che gli scienziati possono spiegare come le informazioni genetiche vengano trasmesse per la materia vivente.
Questa scoperta valse a Crick, Watson e Wilkins il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1962. Consentirà, in seguito, di comprendere tutti i meccanismi molecolari genetici (replicazione, trascrizione e così via).
Inoltre, tale scoperta ha reso possibile anche la decodifica del codice genetico, cioè la possibilità di isolare geni o introdurre strutture nel DNA a scopi medici. È grazie al lavoro di questi ricercatori che è stato possibile sequenziare il genoma umano.
Infine, tale studio ha permesso di comprendere tutto ciò che costituisce la genetica delle specie viventi, nonché di rivoluzionare – nel tempo – la pratica medica.