In base ai dati divulgati dall’Osservatorio Second Hand Economy, pare che sono sempre di più gli italiani che scelgono di dare una seconda opportunità agli oggetti usati.
Infatti, nel 2022, sono stati 24 milioni gli italiani che hanno optato per il Second Hand con un valore economico che si aggira intorno ai 25 miliardi di euro, una cifra che è equivalente all’1,3% del PIL nazionale.
Circa 24 milioni di Italiani, soltanto nel 2022, hanno dato una possibilità alla Second Hand Economy andando così a generare un introito pari a 25 miliardi di euro il quale si trasforma in una percentuale dell’1,3% del valore del PIL nazionale. Sono sempre di più le persone che acquistano e vendono usato portando anche l’online a diventare uno dei canali preferiti dal 65% dei rispondenti attraverso un volume d’affari di 11,9 milioni di euro.
Sono questi dati condivisi dalla nona edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy portato a termine da Bva Doxa per Subito, una piattaforma molto conosciuta in Italia il cui scopo è quello di acquistare e vendere in modo sostenibile. Il CEO di Subito, Giuseppe Pasceri, afferma che lo scorso anno si è registrato un ulteriore aumento della percentuale delle persone che hanno scelto di optare per la Second Hand un valore che ha generato 25 miliardi di euro, uno dei numeri più alti di sempre. Si tratta di un chiaro segnale della direzione che sta prendendo questa forma di economia in particolare e che ha sdoganato a tutti gli effetti il pregiudizio.
“Subito, e in particolare l’esperienza sempre simile all’e-commerce della compravendita dell’usato, scelta da 6 utenti su 10, hanno contribuito a rendere ancora più semplice e comoda questa scelta, conquistando un target cross-generazionale esigente e attento”. Questo il commento di Pasceri.
Tra i vari oggetti più acquistati dagli italiani e che appartengono alla categoria della Second Hand al primo posto troviamo i veicoli quale generano un introito di 10,6 miliardi di euro. Al secondo posto troviamo poi prodotti per la casa e per la persona, una delle categorie che ha visto una delle crescite più alte con un valore di 6,7 miliardi di euro mentre al terzo posto troviamo i prodotti di elettronica con un guadagno di 4,5 miliardi di euro ed infine, il quarto posto è occupato da oggetti dedicati a Sport e hobby con 3,4 miliardi di euro.
Aumenta anche la percentuale di coloro che comprano e vendono usato passando dal 52%, al 57% al punto che la Second Hand Economy ottiene il terzo posto tra i componenti sostenibili degli italiani preceduto soltanto dalla raccolta differenziata e dall’acquisto di lampadine led. Una percentuale che cresce in positivo soprattutto in determinati target in cui il Second Hand risulta essere un ottimo alleato per superare i cambiamenti della loro condizione.
Solo nel 2022, sono stati 24 milioni gli italiani che hanno scelto di acquistare prodotti di seconda mano. Ma per quale motivo in tanti hanno scelto di muoversi verso questa direzione? In primo luogo si tratta di una scelta fatta perché fa bene all’ambiente mentre per altri è molto importante evitare di sprecare dando una seconda chance agli oggetti.
Nel 2022 in Lombardia si è registrato un introito pari a 4,2 miliardi di euro con gli oggetti di seconda mano mentre in Campania gli introiti sono stati pari a 3,1 miliardi di euro e in Lazio a 2,7 miliardi di euro. Le regioni italiane in cui si guadagna molto di più a differenza della media nazionale attraverso la vendita dell’usato sono la Campania, il Veneto e la Lombardia.
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