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Non si è fatta attendere la risposta della SIAE a Fedez a seguito delle dichiarazioni del rapper, che venerdì 29 aprile 2016 ha annunciato di aver lasciato la Società Italiana Autori ed Editori per affidare a Soundreef, una società indipendente, la gestione dei propri diritti d’autore. Fedez ha spiegato di aver preso questa decisione a causa delle macchinosità burocratiche della SIAE e per ottenere una maggiore trasparenza sui compensi. ‘È inaccettabile che le rendicontazioni non siano tracciabili, l’autore deve sapere da dove provengono i suoi guadagni’, ha detto tra le altre cose l’autore di Cigno Nero, che conosce molto bene la materia facendo anche il produttore discografico.
La SIAE, che com’è noto è presieduta da Filippo Sugar (dirigente dell’omonima etichetta discografica, nonché figlio di Caterina Caselli), ha diffuso poco fa un comunicato stampa di risposta a Fedez. Un documento dai toni garbati e apparentemente concilianti, ma nel quale si possono scorgere alcune stoccate.
‘Abbiamo saputo e preso atto della scelta di Fedez e certamente ci dispiace perdere uno dei nostri 80.000 associati‘, si legge nel comunicato della SIAE, ‘Continuiamo a stimare e apprezzare Fedez come autore e come artista e tuttavia riteniamo che talune sue dichiarazioni siano frutto di una non corretta informazione (senza però specificare quali, ndr).
‘Dal canto nostro’, prosegue il comunicato, ‘siamo invece contenti di annunciare che dal 1° gennaio 2015 a fine marzo 2016 circa 6.000 nuovi autori under 31 si sono iscritti a SIAE. Un boom di adesioni che ci inorgoglisce e ci conferma che gli sforzi che la Società sta facendo per migliorare i servizi per i propri associati, digitalizzando l’offerta, pubblicando online bilancio e relazione di trasparenza, azzerando la quota d’iscrizione per giovani e start up editoriali e abbassando la nostra provvigione, che oggi in media è sotto al 16%, stanno andando nella giusta direzione’.
Il comunicato poi snocciola gli attuali numeri della SIAE (numeri impressionanti ma tutto sommato prevedibili, visto che opera in regime di monopolio), evitando però accuratamente di entrare nel merito delle ‘accuse’ di Fedez: ‘La Società Italiana degli Autori ed Editori tutela in tutto 45 milioni di opere in virtù di 270 accordi di rappresentanza con società di collecting estere. Realizziamo circa 1,2 milioni di licenze all’anno e serviamo oltre 500mila utilizzatori sul territorio, senza gravare in alcun modo sulle casse dello Stato e senza dover fare utili nell’intermediazione del diritto d’autore. Questi dati dimostrano che abbiamo un peso e una massa critica che ci consentono di tutelare al meglio gli interessi dei nostri associati, anche nei tavoli di negoziazione con grandi player internazionali. Faremo sempre meglio per continuare a guadagnarci la fiducia dei nostri iscritti’.
Ma evidentemente Fedez non la pensa nella stessa maniera. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi vedremo se altri grossi nomi della musica italiana lo supporteranno nella sua sfida. In quel caso la SIAE potrebbe veramente iniziare a tremare…
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