La siccità sta interessando diverse zone del nostro Paese, specialmente quelle del Nord e ora emergono immagini preoccupanti.
In particolare, il più grande fiume italiano, il Po, è molto in sofferenza tanto che anche dallo spazio è visibile come si sia assottigliato e abbassato di livello.
Siccità al Nord
Gli esperti sono molto preoccupati per la siccità che sta colpendo il Nord Italia e il simbolo di questo problema è il fiume italiano più lungo, il Po, la cui portata si è notevolmente ridotta.
Dopo il lago di Garda ai minimo storici, anche il Po è vittima della siccità e a mostrarlo chiaramente è un’immagine ripresa da un satellite chiamato Sentinel-2, appartenente al programma di osservazione terrestre Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa).
I Cambiamenti climatici sono una realtà purtroppo molto attuale e anche il paesaggio intorno al fiume è mutato molto. L’immagine è stata acquisita il 15 febbraio e si vede chiaramente come il corso d’acqua faccia fatica a farsi strada fra il secco territorio della Pianura Padana, colpito per il secondo anno consecutivo dalla siccità.
Sempre Sentinel-2 ha messo a confronto l’immagine attuale con quella dello stesso periodo di due anni fa e la differenza è allarmante sia per quanto riguarda la portata del fiume che lo stravolgimento del paesaggio circostante.
Si tratta di una situazione drammatica poiché il Po funge da colonna vertebrale dell’area economica più importante dell’Europa meridionale. È uno dei corsi d’acqua principali del continente ma in diversi punti, secondo l’Anbi, che si occupa della Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, è ai minimi livelli storici.
Diversi comuni del Piemonte stanno utilizzando autobotti per l’acqua potabile mentre le amministrazioni comunali del Nord hanno dichiarato uno stato di pre-allerta proprio per cercare di preservare questo fiume su cui si basa gran parte dell’agricoltura e del settore industriale della Pianura Padana.
In crisi anche altri corsi d’acqua
Notizia di tempo fa, analoga a questa, è quella che parla di minimi livelli storici anche per quanto riguarda il Lago di Garda, ovvero la più grande riserva idrica italiana.
Mancano pochi centimetri al minimo storico mentre il Lago Maggiore è sotto di 80 centimetri rispetto ai livelli abituali in questo periodo. Questi sono effetti della siccità che continua a perdurare e se non si trovano rimedi, la situazione dei nostri corsi d’acqua è destinata a peggiorare.
Secondo quanto riferito dal Cnr, il 40% del territorio dell’Italia sta attraversando la siccità estrema a causa del cambiamento climatico. Questi livelli emergenziali seguono la scia di quelli che si erano verificati la scorsa estate, forse una delle più torride degli ultimi anni.
Purtroppo le piogge sono poche e le nevicate non sono sufficienti a rifornire fiumi e laghi. L’assenza di fenomeni piovosi importanti ha portato rive ridotte non solo nei pressi del Po che si trova nella zona di Pavia sotto i 3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, ma anche di altri fiumi come l’Adige, praticamente in secca nell’area fra Ala e Rovereto, e il Lago di Como.
I rischi
L’acqua piovana è importantissima per tanti settori e la raccolta si è fermata all’11%, in questo modo un terzo della produzione agricola italiana è a rischio, parliamo chiaramente di quella della Pianura Padana.
I pericoli legati alla siccità si riflettono in meno terreni coltivabili ma anche rischi sulla sicurezza alimentare e delle persone, specialmente dove l’aria ha una qualità bassa.
A causa delle scarse piogge infatti, Coldiretti ha lanciato un allarme che riguarda l’aumento dei livelli di smog, esortando i politici a mettere in atto programmi che tutelino maggiormente l’ambiente già così molto provato e contrastino l’inquinamento.