La famosa Silicon Valley Bank ha chiuso per fallimento, a causa delle Borse in down. Si teme il contagio verso altri istituti.
La SVB è la prima ad essere assicurata dalla Fdc a fallire. L’istituto ha 209 miliardi di dollari in asset e circa 175 in depositi. Il sistema bancario degli Stati Uniti resta resiliente nonostante il periodo difficile.
La Silicon Valley Bank è fallita e ora c’è paura di una sorta di contagio che possa colpire anche altri istituti bancari, che però per adesso si mostrano resilienti a questo periodo finanziario molto duro.
C’è molta paura anche per quanto riguarda i mercati europei, dove le Borse hanno chiuso negativamente e l’Italia non fa eccezione.
Anche a Milano, come negli altri Paesi del Vecchio Continente, c’è stato un venerdì nero ma cosa è successo e quali sono i rischi?
La SVB si basava su una strategia di business che consisteva nella raccolta di depositi da imprese finanziate tramite capitale di rischio. Poi la banca si è evoluta comprendendo il settore bancario e implementando servizi per fidelizzare i clienti e mantenerli anche dopo che le start-up si consolidavano dopo le fasi iniziali dell’attività.
I periodi degli anni Ottanta e Novanta sono stati molto buoni per l’istituto, che si è ingrandito lanciando altre società e si è fuso con la National InterCity Bancorp. Però recentemente ha registrato perdite importanti sul fronte degli investimenti, per questo motivo si è deciso di emettere 2 miliardi in azioni per rafforzare il capitale ma i mercati non hanno reagito bene e subito era chiaro che gli obiettivi non sarebbero stati raggiunti con semplicità.
Tutti hanno sofferto di questo fallimento e secondo gli analisti, la Silicon Valley Bank sarebbe stata penalizzata dalla svalutazione dei bond a causa dei tassi che si sono rialzati velocemente. Il processo è iniziato un anno fa e ancora è in corso, così gli investitori temono un rischio contagio sul settore della finanza.
La Casa Bianca ha fatto sapere che sta monitorando la situazione, così come il Dipartimento del Tesoro americano, la cui segretaria Janet Yellen ha confermato le preoccupazioni durante una commissione del Congresso.
Con più di 6.000 dipendenti, la Silicon Valley Bank, conosciuta anche con l’abbreviazione di SVB, era una banca commerciale attiva principalmente nel finanziamento delle start-up, con sede a Santa Clara, in California. Si tratta di uno dei principali istituti di credito americani, nonché la banca più grande della Silicon Valley.
Fondata negli anni Ottanta, ha attraversato tanti periodi di successo ma anche di crisi, tuttavia questa è stata l’ultima grande botta finale che ha portato i vertici a gettare definitivamente la spugna. Il fallimento è arrivato dopo l’ultimo disperato tentativo di raccogliere fondi, non andato a buon fine, così i clienti hanno cominciato ad essere sempre di meno e non c’è stato nemmeno il margine per una trattativa di vendita.
Le autorità californiane hanno annunciato il fallimento dell’istituto e a darne notizia è stata la Federal Deposit Insurance Corp, agenzia federale che si occupa di assicurazione sui depositi.
La SVB era la 16esima banca americana per dimensione patrimoniale e una notizia così grave ha creato molto scalpore, in effetti le Borse europee hanno registrato un venerdì nero, con l’indice bancario sceso sotto il 4%.
Era da giugno dello scorso anno che non si registravano dati così allarmanti.
Ora si teme al corsa agli sportelli che potrebbe mettere ancora più in crisi le banche, non ritenute più solide. Gli analisti però non temono un secondo caso come Lehman Brothers, ovvero la più grande bancarotta nella storia americana.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…