C’è una squadra boliviana che ogni tanto si distingue per un’usanza davvero particolare: quando ci sono problemi con le maglie non si fa problemi a utilizzare divise tarocche comprate a pochi boliviani fuori dallo stadio. Il team è il Ciclón e non gioca nemmeno in una serie minore, ma l’equivalente della nostra Serie A e l’ultimo episodio riguarda nientemeno che la Roma. In una sfida contro il Real Potosì, resosi conto che i colori tra le due rivali erano un po’ troppo simili, i dirigenti hanno pensato bene di andare a acquistare un lotto di magliette dei giallorossi da una bancarella abusiva.
Nella foto qui sopra possiamo osservare nientemeno che il capitano della squadra, Edgar Marcelo Escalante, con la maglia della Roma mentre contrasta un avversario. Era la seconda giornata del Torneo di Clausura della massima serie boliviana e il Ciclón si trovava a giocare a Potosì, presso l’Estadio Víctor Agustín Ugarte, casa del Real Potosì. Le due squadre, come detto, hanno gli stessi colori sociali e dunque era necessario optare per la seconda divisa. Ok, ma cosa si può fare se il Ciclón si è portato dietro solo un cambio e il Potosì gioca in casa e non transige? Semplice, si va col fai da te.
Visto che la casacca biancazzurra degli ospiti ha le stesse sfumature di quella dei padroni di casa, non si può che optare per un cambio di maglia. Così i dirigenti escono di tutta fretta fuori dallo stadio che si trova a un’altitudine notevole, di 4090 metri sul livello del mare e chiedono aiuto a una bancarella abusiva. Per contrastare serve un colore acceso e a tinta unita, magari rosso, magari come quelle magliette lì in un angolo. Ok ne prendiamo 12, hanno deciso i dirigenti. Poi col pennarello hanno scritto nome e numero.
Solo dopo pochi minuti hanno realizzato che il Ciclón si era trasformata in una succursale sudamericana della Roma. La divisa giallorossa ha portato bene? Non diremmo: il match è terminato 4-0 per i padroni di casa con doppietta di Gilbert Alvarez e reti di Carlos Eduardo Vargas e Pablo Elias Pedraza.