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Donatella Cintura è stata protagonista di un convegno su fertilità, maternità e gravidanza in donne con tumore, organizzato dall’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori (Anvolt). Ha raccontato la sua storia di donna e mamma, diventata tale tre anni dopo la preoccupante diagnosi di tumore al seno. Invece di scoraggiarsi, Donatella ha reagito, ha lottato e ha visto negli occhi la sua creatura, Giorgia, accolta con amore insieme al papà Francesco Pergher. Il messaggio principale verso le altre donne? Semplice: ‘Voglio che tutte le donne non perdano la speranza’.
I progressi della scienza vanno avanti e oggi ciò che solo qualche anno fa era considerato impossibile, può invece accadere.
Donatella ha voluto veicolare un messaggio di speranza per chi sta vivendo un periodo difficile: “Voglio dare speranza alle tante giovani donne che, nonostante una diagnosi di tumore, sperano di poter diventare madri. Io non voglio illudere nessuno perché le variabili sono tante, ma oggi la possibilità c’è e io ne sono testimone”.
Infatti Donatella ha partorito la sua piccola Giorgia dopo tre anni dalla diagnosi di tumore al seno e dopo diversi cicli di chemioterapia a cui si è sottoposta per sconfiggere il male.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2018/05/10/scopre-la-leucemia-al-sesto-mese-di-gravidanza-curata-senza-chemio/209138/” testo=”Scopre la leucemia in gravidanza: curata senza chemio”]
La sua storia è stata riportata da L’Adige. Parte alla fine del 2014, quando Donatella, allora 37enne, scopre di essere stata colpita da un tumore al seno. Per sei mesi fa la chemioterapia, mentre la cura sarà, per cinque anni, a base di ormoni.
“Io non volevo un figlio a tutti i costi, ma era nei miei progetti – racconta Donatella – Finita la chemioterapia la mia idea di maternità era sempre lì, nel mio cuore e nella mia testa. La dottoressa che mi aveva in cura – Antonella Ferro – mi parlò di uno studio in corso sulla possibilità di interrompere per un certo periodo la terapia ormonale. Andai a Milano dal dottor Peccatori e lui mi disse che potevo farlo, ma avrei dovuto prima concludere almeno 18 mesi di terapia ormonale”.
A febbraio 2016 la donna sospende le cure e un anno dopo scopre di essere incinta. “Sono consapevole che ogni caso è unico e diverso, ma voglio dare speranza. Quando facevo io la chemio – continua Donatella – e leggevo storie di donne che avevano poi avuto figli notavo che tutte erano molto giovani e non avevano avuto bisogno di sospendere la terapia. Se sono qui è anche per un grande senso di gratitudine verso i medici che ho incontrato e verso la ricerca”.
Giorgia è nata il 26 dicembre 2017, accolta da tutto l’amore della sua famiglia: ”Oggi mi reputo estremamente fortunata perché vivo una maternità speciale”, conclude Donatella: ”Quello che le mamme provano quando vedono il loro figlio per la prima volta io lo provo tutti i giorni. È un’emozione specialissima”.
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