Mentre il mondo della politica guarda con preoccupazione a quello che è successo e sta succedendo in Emilia-Romagna, con l’alluvione che ha portato, al momento, alla morte di 14 persone, cercando di trovare soluzioni che guardino al presente e anche al futuro, la Supermedia di YouTrend per Agi, che ha registrato i risultati dei sondaggi delle ultime due settimane – importanti considerato che tra domenica e lunedì ci sono state anche le amministrative in quasi 600 comuni italiani -, ci ha rivelato un quadro in cui il centrodestra, con la Lega di Matteo Salvini in testa a tutti, ma è andato bene anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, ha recuperato consensi, mentre il cammino del centrosinistra, specialmente quello del Partito democratico, si è spostato di poco.
Non solo, mentre Carlo Calenda e Matteo Renzi continuano a litigare – adesso il problema sono le europee a cui si potrebbe non partecipare insieme -, il partito dell’ex premier fiorentino, Italia Viva, ha rubato sia consensi, sia esponenti a quello del senatore romano, Azione. In questo scenario, poi, il MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte ha accorciato le distanze dai dem di Elly Schlein, che martedì scorso ha avuto il primo faccia a faccia ravvicinato con la presidentessa del Consiglio.
Le riforme istituzionali che vorrebbero approvare dal centrodestra (e non solo), un po’ meno la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, da sempre il pallino di Silvio Berlusconi, ora diventato un cavallo di battaglio di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, così come anche le polemiche sulla gestione dei migranti con la Francia sono stati messi da parte per fare spazio a delle risposte concrete per quanto concerne, invece, l’alluvione in Emilia-Romagna, con tutte le forze volenterose di dare il loro apporto affinché la situazione sia meno tragica di quello che si prospetta, la prima Supermedia di YouTrend per Agi dopo le amministrative di domenica e lunedì, in cui il centrodestra ha battuto il centrosinistra per qualche voto, ha confermato lo status quo delle cose.
La coalizione guidata da Giorgia Meloni, la prima presidente del Consiglio donna, ora impegnata in Giappone per il G7 e prima volata in Islanda per il Consiglio d’Europa – è qua, soprattutto, che si sono iniziati a distendere i rapporti con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron -, infatti, ha guadagnato in due settimane lo 0,3% dei consensi, portandosi al 46% tondo tondo.
Il frutto di questa crescita, tra l’altro, è dovuto sia ai consensi che ancora sta recuperando il partito della stessa premier, Fratelli d’Italia, che dopo un periodo di magra, è tornato ai livelli buoni della prima fase post elezioni, rosicchiando uno 0,2% in più, e attestandosi quindi al 29%, ma anche e soprattutto al balzo in avanti che hanno fatto dal Carroccio. Lo schieramento di Salvini, che in alcuni sondaggi veniva dato tra i più “perdenti”, per la media delle rivelazioni degli istituti EMG (data di pubblicazione: 15 maggio), Euromedia (10 maggio), SWG (8 e 15 maggio) e Tecnè (6 e 13 maggio), così come sono state studiate in queste due settimane da YouTrend è quello che invece ha guadagnato più di tutti, con uno 0,3% in più e il 9,2% dei potenziali voti.
Non è, però, tutto ora quello che luccica, e accanto ai dati positivi per Meloni e per uno dei suoi vicepremier, ci sono quelli di Forza Italia (del Cavaliere, ancora ricoverato al San Raffaele di Milano per la polmonite dovuta alla leucemia di cui è affetto) e di Noi Moderati di Maurizio Lupi che non sono altrettanto entusiastici. Entrambi i partiti hanno perso per strada lo 0,1%, gli azzurri sono ora dati al 7%, mentre gli altri sono scivolati allo 0,8% totale.
È oro, ancora, quello che luccica perché, dicevamo, al centrosinistra, e in particolare al Partito democratico di Elly Schlein, non è andata così bene. Rispetto al 4 maggio, i dem sono rimasti nella stessa identica posizione in cui erano, ovvero al 20,4% dei voti potenziali se si dovesse andare ora alle urne, e la stessa cosa hanno fatto dall’alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni, al 2,9% due settimane fa, al 2,9% anche adesso. Nella coalizione che si è presentata alle politiche del 25 settembre, piuttosto, a fare aumentare di un quasi impercettibile 0,1% i consensi, ci hanno pensato da +Europa di Riccardo Magi, che ancora sta fluttuando intorno a quella soglia di sbarramento (adesso al 2,4%), che ha recuperato il doppio della coalizione stessa.
Certo, però, se quel campo largo, con dentro anche MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte e il fu terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, prima o poi, si dovesse concretizzare, avrebbe avuto la stessa crescita della maggioranza di governo. E questo perché i pentastellati in due settimane hanno preso lo 0,2% dei consensi, accorciando peraltro le distanze da Schlein, e portandosi al 16%, e perché se Azione dell’ex ministro dello Sviluppo economico ha perso lo 0,1% arrivando al 4,2%, Italia Viva dell’ex premier fiorentino ha recuperato la stessa percentuale arrivando giusto giusto a quella soglia del 3% che la farebbe rientrare in Parlamento.
Considerato quanto le cose sono diventate difficili tra i due ex dem, altrettanto difficile è che si trovino degli accordi per portare avanti quel progetto di Enrico Letta – che si era anche arenato prima del 25 settembre -, alla stessa maniera, però, dati anche i risultati delle amministrative non è neanche da scartare neanche un ritorno di fiamma tra i giallorossi, ma chissà.
Intanto la Supermedia ha registrato, ancora, un aumento dei consensi per Per l’Italia con Paragone dell’ex senatore del MoVimento 5 stelle, che ha racimolato lo 0,1% in più ed è al 2,2% ora, e una diminuzione, invece, per Unione Popolare dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, a fronte di uno 0,3% in meno (sono il partito che ha perso di più) è scivolata all’1,1% dei potenziali consensi, troppo poco per pensare a una risalita forse.
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