In Svezia non saranno più somministrati vaccini anti-Covid per gli adolescenti. La decisione dell’Agenzia svedese per la sanità pubblica.
L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha dichiarato che non saranno più somministrati ai ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni i vaccini anti Covid-19, parlando del “rischio molto basso” per questo target di popolazione. La nuova disposizione entrerà in vigore il 31 ottobre. Ecco cosa cambia nel paese scandinavo e quali categorie, invece, dovranno sottoporsi comunque al vaccino per motivi di salute.
Stop ai vaccini per la fascia di adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Questa è la decisione dell’Agenzia svedese per la sanità pubblica che non reputa necessario somministrare il farmaco a questa fascia di popolazione, sottoposta a rischio molto basso di contrarre il Corosecondo le autorità.
Pertanto, a partire dal 1° novembre 2022, il vaccino sarà somministrato esclusivamente ai bambini e ragazzi che fanno parte di gruppi vulnerabili, secondo quanto dichiarato dall’agenzia.
L’agenzia fa sapere di aver notato che la richiesta di cure registrata tra i bambini e gli adolescenti è stata molto bassa ed è ulteriormente diminuita dopo la diffusione della variante Omicron. Questa l’opinione di Sören Andersson, capo del dipartimento di vaccinazione dell’Agenzia per la sanità pubblica, che ha espresso la propria posizione nella dichiarazione.
Per gli over 18, la raccomandazione dell’agenzia è quella di sottoporsi a un ciclo vaccinale composto da tre dosi. Invece, è fortemente raccomandata la quarta dose per gli over 65.
Come ricorderete, il paese è stato nell’occhio del ciclone mediatico quando, a inizio pandemia e nel corso della stessa, espresse il proprio rifiuto di attuare misure draconiane per contrastare la diffusione del virus: intanto, tanti altri paesi del mondo, avevano optato per lockdown e percorso vaccinale.
La Svezia ha registrato un leggero aumento del numero di decessi durante il periodo estivo, ma ora tale numero è in calo. Dopo aver constatato un alto numero di vittime all’inizio della pandemia, il paese nordico ha ora un numero di decessi pro capite inferiore rispetto alla media europea.
La decisione della Svezia segue quella della Danimarca. Il paese scandinavo, infatti, a partire dal 13 settembre ha deciso di non raccomandare più il ciclo vaccinale alle persone sotto i 50 anni, includendo – in tale cambio di rotta – anche gli eventuali richiami previsti dal piano vaccinale.
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