Aveva tentato di spacciarsi per il Presidente della Repubblica, Mattarella per favorire un’assunzione al Policlinico “Gemelli” di Roma. Ma il piano non è andato come sperava ed ora il medico è indagato dalla Procura.
Lui, un medico urologo di 56 anni, non si era fatto troppi scrupoli per far sì che la sua di raccomandazione andasse a buon fine ed ottenere quel posto di lavoro. Ma ora rischia di perdere tutto.
Un falso “Mattarella” per un’assunzione all’ospedale
Un piano, secondo lui, architettato nei minimi dettagli, ma questo che stiamo per raccontarvi sembra veramente uscito dalla sceneggiatura di un film. Lui è un medico urologo di 56 anni e, pur di far passare avanti il suo di profilo professionale, al fine di ottenere quel posto al Policlinico “Gemelli” di Roma, ha pensato bene di spacciarsi per il Presidente della Repubblica, Mattarella.
Il medico ha alzato la cornetta e chiamato ai vertici dell’ospedale, fingendosi Mattarella. Ma qualcosa è andato storto e, più che ritrovarsi nel posto che desiderava o, come lui stesso aveva detto, per favorire la candidatura di un ipotetico nipote del Capo dello Stato, adesso si trova indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di sostituzione di persona e falso.
Ma cosa è successo nello specifico? Il 56enne ha chiamato i vertici del Policlinico “Gemelli” per annunciare che, di lì a poco, ci sarebbe stata una chiamata di Mattarella. Dopo qualche tempo, è stato lui stesso di nuovo a telefonare ed inscenare di essere il Presidente Mattarella in persona che voleva tessere le lodi e promuovere la professionalità del nipote.
Questo fantomatico nipote, dallo straordinario curriculum, adesso era negli Stati Uniti ma aveva tanto desiderio di ritornare in Italia e si chiedeva, quindi, all’ospedale stesso e ai suoi vertici, di visionare il suo curriculum per fargli avere un colloquio.
Ad architettare tutto, un medico 56enne
Poco dopo la fine della chiamata del “presunto Mattarella”, l’uomo è stato convocato per il colloquio. Vi si è presentato accompagnato da una lettera intestata alla Presidenza della Repubblica. Per iscritto, ancora una volta a firma Sergio Mattarella, venivano tessute le sue lodi di questo medico. Ma c’era qualcosa che non quadrava: possibile che il Presidente Mattarella avesse fatto una raccomandazione così sfacciata?
Ed in effetti non era stato assolutamente lui. Attraverso un confronto fra gli stessi dirigenti, i quali hanno notato questi “troppi contatti” fatti di una serie di telefonate, fra il presunto Mattarella e l’ospedale, proprio dal Policlinico “Gemelli” è partita una chiamata per il Quirinale.
Da lì, ovviamente, il piano del medico è stato smascherato. Il 56enne è stato immediatamente denunciato ed, ora, la Procura sta indagando su di lui con l’accusa di sostituzione di persona e falso. Il medico urologo, dal piano che lui stesso aveva architettato, era disposto a tutto pur di ottenere quel posto al Policlinico romano.
Ma non aveva, forse, fatto i conti con il fatto che, di lì a poco, una chiamata proprio al Quirinale, da parte dello stesso Policlinico “Gemelli” sarebbe arrivata, facendo crollare il suo sogno.