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E’ uno dei film più attesi del momento: La Teoria del Tutto di James Marsh, biopic sul celebre fisico, cosmologo e astrofisico britannico Stephen Hawking, tuttora vivente nonostante da anni una terribile malattia degenerativa abbia praticamente annullato le sue capacità motorie. La pellicola prende spunto dalle memorie di Jane Wilde Hawking, la prima moglie del fisico, pubblicate in Italia con il titolo Verso l’Infinito.
All’inizio degli anni ’60 Stephen Hawking (Eddie Redmayne) è un brillante studente di cosmologia presso l’Università di Cambridge, determinato a trovare una ‘semplice ed efficace spiegazione‘ dell’universo. Più o meno nello stesso periodo si innamora perdutamente, ricambiato, della collega Jane Wilde (Felicity Jones), una studentessa di lettere. Le cose per lui sembrano andare benissimo ma poco dopo il destino bussa pesantemente alla sua porta: a soli 21 anni gli viene infatti diagnosticata una malattia sconvolgente, l’atrofia muscolare progressiva, che colpisce gli arti lasciandolo con limitate capacità motorie e linguistiche, e una prospettiva di vita di soli due anni. Nonostante ciò, l’amore, la tenacia e l’infinito sostegno di Jane non vacillano, e la coppia decide lo stesso di sposarsi. Jane combatte instancabilmente al fianco di Stephen, incoraggiandolo a finire il dottorato di ricerca con la sua teoria iniziale sulla creazione dell’universo. Nel contempo la coppia mette su una famiglia, mentre l’ambizioso lavoro scientifico del giovane fisico inizia ad avere grande rilevanza internazionale.
Portare sul grande schermo la vita e le opere di un personaggio complesso come Stephen Hawking poteva sembrare una sfida persa in partenza, ma il regista James Marsh, Oscar nel 2009 per il documentario Man on Wire – Un Uomo tra le Torri, non si è lasciato intimorire e ha confezionato un eccellente film mescolando con abilità gli aspetti privati della vita di Hawking (del resto il film è tratto dalla biografia dell’ex moglie), con il lento logorio del suo primo matrimonio e l’ingresso in scena di personaggi fondamentali come Jonathan Jones (Charlie Cox) ed Elaine Mason (Maxine Peake), e quelli professionali, fornendo al pubblico una sia pur sommaria idea delle sue celebri teorie.
A facilitare il lavoro di Marsh è intervenuta la grandiosa interpretazione di Eddie Redmayne nella parte di Stephen Hawking, per la quale l’acclamato co-protagonista del recente musical Les Miserables ha appena vinto il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico e guarda con estrema fiducia alla prossima notte degli Oscar.
La Teoria del Tutto ha vinto anche un altro Golden Globe (miglior colonna sonora grazie a Johann Johannsson) su quattro nomination ed è candidato a ben 10 BAFTA, 5 Satellite Awards, 5 Critics’ Choice Movie Award e 3 Screen Actors Guild Awards.
La Teoria del Tutto esce nei cinema italiani giovedì 15 gennaio 2015.