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Cronaca

La vicinanza della popolazione alle vittime dello stupro di Caivano: il Vescovo invita il Papa

Davanti all’orrore di quanto è accaduto, non si può stare di certo in silenzio. E questo lo sa bene tutta la cittadina di Caivano, a nord di Napoli, dove si è consumato uno stupro a delle ragazzine. E l’appello del Vescovo non può restare inascoltato.

Parco Verde di CaivanoParco Verde di Caivano
Parco Verde di Caivano – Nanopress.it

Monsignor Spinillo, infatti, invita Papa Francesco a visitare Caivano. Domani, invece, ci sarà una manifestazione cittadina.

Caivano, la manifestazione cittadina

Una vera e propria volontà di riscatto è quella che si vuole e si sente a Caivano, cittadina situata nella zona nord della città di Napoli. Dopo l’orrendo episodio dello stupro ai danni di due ragazzine di poco meno di 12 anni, ci si inizia ad interrogare su ciò che va fatto e andrebbe fatto per evitare che queste situazioni possano nuovamente accadere.

All’interno del Parco Verde, non si è nuovi a questi episodi nei confronti dei più piccoli. Dopo i casi della piccola Fortuna e del piccolo Antonio Giglio, anche loro violentati ed uccisi, ora ciò che è accaduto a queste due ragazzine. Davanti all’omertà e, anche, a chi tende sempre a colpevolizzare le vittime, ci si interroga su ciò che andrebbe fatto, soprattutto nell’immediato.

Perché Caivano non è questo e, per questo, si chiede l’immediato intervento dello Stato. Domani pomeriggio, infatti, è stata indetta una manifestazione cittadina alle ore 18, proprio dai comitati cittadini, per mostrare pieno sostegno e solidarietà alle vittime dello stupro.

Il corteo partirà proprio davanti alla chiesa di “San Paolo Apostolo”, parrocchia guidata da Don Maurizio Patriciello, e si proseguirà per le strade della cittadina, sino al centro sportivo “Delphinia”, luogo dove si sarebbe tenuto il terribile stupro.

Ma, questa volta, ad alzare la voce e a farsi sentire è anche la Chiesa. A parlare, infatti, è Monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, diocesi della quale Caivano fa parte. Il prelato lancia un appello, e chiede al Santo Padre di venire a visitare proprio Caivano e a far sentire, per quanto possibile, la sua vicinanza, in una sua futura visita pastorale nella città campana.

Luogo dove si è consumata la violenza a Caivano – Nanopress.it

Il vescovo della diocesi chiede al Papa di visitare la cittadina

Le parole del Vescovo Spinillo sono forti e vanno diritte alla mente di ciascuno: Penso al capannone dove si è consumato l’orrore sulle cuginette, un monumento all’abbandono. Lo Stato non può lasciare che le opportunità restino inutilizzate, sprecate. È una vergogna” – come scrive, anche, il quotidiano Fanpage.

Nel frattempo, le indagini continuano per fare piena e completa luce su quanto è accaduto alle due ragazzine. Le stesse indagini sono portate avanti dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri e sono coordinate dalla Procura dei Minori di Napoli Nord. Sono stati sequestrati anche alcuni cellulari su quali si cercano tracce dei video girati dello stupro. Quegli stessi video che sarebbero stati usati per ricattare le ragazzine e costringerle a non confidarsi con nessuno di ciò che avevano subito.

Nei prossimi giorni, sempre al Parco Verde di Caivano, arriverà anche la presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo. Ma è don Maurizio Patriciello ad affiancare la sua voce a quella del Vescovo Spinillo, rinnovando anche l’invito alla premier Meloni ad una visita istituzionale a Caivano.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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