In Cina l’abate del monastero di Shaolin è stato messo sotto inchiesta. L’accusa è quella di aver sedotto molte donne e di aver avuto un numero imprecisato di figli, che non sono mai stati riconosciuti. L’inchiesta ha preso le mosse dalle accuse diffuse online da un utente anonimo. Lo scandalo non riguarderebbe soltanto il tempio di Shaolin, perché assumerebbe dimensioni più ampie, in quanto rimetterebbe in discussione il ruolo della religione nella vita delle persone.
L’abate di Shaolin si chiama Shi Yongxin e non è la prima volta che finisce al centro delle polemiche. Infatti qualche tempo fa era stato soprannominato “l’amministratore delegato di Shaolin”. Da quando l’abate è in carica il tempio ha assunto il profilo di una multinazionale, potendo contare su più di 40 aziende all’estero e su 130 club di arti marziali in tutto il mondo. I bilanci non sono pubblici e la gente ha sempre guardato con sospetto quella che da alcuni viene definita una mercificazione della religione. Adesso il nuovo scandalo, da cui l’abate del tempio si difende, con un comunicato ufficiale in cui afferma che le accuse sono soltanto delle dicerie infondate.
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