Nella giornata di ieri, Aboubakar Soumahoro, deputato del Gruppo Misto, è stato aggredito in Aula con ululati razzisti, tipici da stadio, provenienti dalla maggioranza.
A prendere le difese del collega è stato Davide Faraone, deputato di Italia Viva, il quale ha denunciato il comportamento di alcuni parlamentari della maggioranza, descrivendoli incresciosi e non accettabili.
Le dichiarazioni di Aboubakar Soumahoro
Il parlamentare Aboubakar Soumahoro, nella giornata di ieri, in aula, durante un suo intervento, è stato aggredito con ululati razzisti, tipici da stadio, provenienti dalla maggioranza.
“Essere un deputato italiano con background migratorio in un Parlamento a maggioranza di Destra, è un atto di Resistenza quotidiana”.
Queste le sue parole sulla sua pagina social ripostando anche il video a testimonianza di quanto successo in Parlamento durante la giornata di ieri.
Il parlamentare del Gruppo Misto, ai cronisti ha spiegato di vergognarsi per quanto accaduto e che fatti del genere non dovrebbero accadere in maniera tale da dare il giusto esempio ai propri figli e che invece, sono costretti a vedere questo scempio che non porta nessun insegnamento. Dei comportamenti che purtroppo non sono tollerabili, sono stati gli stessi ululati che si sentono negli stadi da calcio.
Le difese degli altri parlamentari
Dopo i fatti incresciosi di ieri in Parlamento, a prendere le difese del deputato Soumahoro, dopo gli insulti verbali durante il suo intervento in aula, sono stati alcuni colleghi parlamentari, i quali hanno confermato e denunciato l’accaduto ad opera di alcuni deputati di maggioranza.
“È intollerabile che ad ogni intervento del collega ci siano degli ululati, cori che solitamente allo stadio vengono indicati come messaggi razzisti. Non è accettabile”.
Queste le parole rilasciate da Davide Faraone, esponente di Italia Viva. Del suo stesso parere anche il collega Angelo Bonelli, il quale ha confermato che ogni qual volta Soumahoro prende parola si elevano ululati e schiamazzi contro di lui.
Soumahoro ha voluto ringraziare pubblicamente i colleghi che si sono schierati dalla sua parte, sottolineando che non si farà intimidire da atteggiamenti di origine razzista.