Enrico Letta, dopo il brutto risveglio dopo il voto del 25 settembre, ha deciso di lasciare l’incarico di segretario del PD. La sue decisione apre diversi scenari, cosa potrebbe succedere al futuro del partito?
Il Partito Democratico, che era il partito trainante del centrosinistra, guidato da Enrico Letta ha ottenuto dei risultati deludenti alle elezioni del 25 settembre, che hanno visto il grande trionfo del centrodestra.
Il PD non ha raggiunto neanche il 19% delle preferenze, così il segretario Letta ha deciso, come da lui comunicato, di lasciare il suo ruolo, dopo il congresso che si terrà a marzo. Quindi, qual è il futuro del Partito? Cosa succederà? I possibili scenari.
Giorni duri al Nazareno, dopo la sconfitta alle elezioni 2022, che hanno decretato la vittoria di Fratelli d’Italia come primo partito in Italia.
Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta è molto deluso, come ha dimostrato anche in conferenza stampa subito dopo gli scrutini, ed è pronto a lasciare il suo posto da segretario di partito.
Come lui stesso ha ammesso, è il momento di lasciare anche se guiderà il PD fino al congresso che si terrà a marzo, dopo di che lascerà spazio a nuovi candidati per la nomina di segretario.
Letta vuole tenere il PD unito al momento, dopo questa cocente sconfitta. Ma chi sarà, quindi, il suo successore?
Nel partito ci sono due candidati molto forti, entrambi dell’Emilia Romagna: Stefano Bonaccini, uno dei favoriti e presidente dell’Emilia Romagna. Bonaccini ha l’appoggio di Base Riformista e probabilmente anche Area Dem.
E poi Elly Schlein, 37 anni, vista oggi come una ventata di freschezza nel partito, nonché già vice governatrice di Bonaccini.
La Schlein, però non è iscritta al PD, ma era una candidata indipendente inserita in lista per le elezioni politiche.
Il The Guardian ha già indicato Elly Schlein come l’astro nascente della politica italiana, quindi se decidesse di candidarsi per il posto da segretario, probabilmente sarebbe appoggiata da parecchie persone.
Il prescelto, invece, della sinistra del partito è Peppe Provenzano. Secondo lui, serve riformare completamente il PD, dandogli nuova identità e farsi carico delle battaglie più dure del Paese.
Insomma, gli scenari per il futuro del PD ci sono, sono ben tre, se non anche di più, ma bisogna capire come si muoveranno all’interno del Nazareno in questi mesi, per capire dopo marzo 2023 cosa succederà e se arriverà un segretario all’altezza di contrastare il nuovo governo di centrodestra.
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