Ladispoli è invasa dai granchi blu. Questa specie marina molto particolare viene considerata pericolosa in quanto si ciba dei pesci e dei granchi della costa, danneggiando l’ecosistema.
La specie di granchi blu è originaria dell’Atlantico occidentale e del Messico, questa si è poi diffusa nel tempo in Europa, popolando ora anche alcune spiagge italiane.
Ladispoli infatti è invasa dai granchi blu, precisamente sulla spiaggia di Torre Flavia sono stati avvistati circa 15 esemplari. A trovarli è stato un gruppo di bambini mentre giocavano sulla spiaggia.
Dunque la spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli è stata invasa da granchi blu. Il primo esemplare è stato ritrovato sul litorale e subito è stato isolato e messo sotto osservazione dalle autorità. Poco dopo sono spuntati gli altri.
La zona del ritrovamento si trova vicino alla palude di Torre Flavia, un luogo protetto dalla Comunità Europea, caratterizzato proprio da una forte umidità.
Corrado Battisti, gestore del monumento naturale della palude di Torre Flavia ha lanciato l’allarme, in quanto questa specie si ciba di pesci e granchi della costa. Inoltre si diffonde molto velocemente, infatti subito dopo i primi esemplari ne sono stati ritrovati altri.
I rimedi identificati sono ben pochi. In ogni caso le autorità hanno consigliato, nel caso in cui si incontrino, di rimuovere gli esemplari in modo da aiutare l’ecosistema.
“Meno granchi blu ci sono e meglio è per tutte le altre specie che vivono a Ladispoli”.
Ha affermato Corrado Battisti
Dunque i granchi blu vengono considerati dei crostacei alieni, in quanto sono una specie che si trova attualmente fuori al suo habitat naturale. Questo tipo di animali sono pericolosi proprio perché si cibano di qualsiasi elemento si trovi nel mare, danneggiando così l’ecosistema naturale.
Allo stesso tempo sono considerati anche un prodotto di qualità a livello commerciale, infatti i pescatori arrivano a pagarli circa 100 euro al chilo.
Il fenomeno dei granchi blu in ogni caso è abbastanza diffuso, si è verificato anche nel mar Adriatico, in particolare in Abruzzo e in Emilia Romagna.
Non si conoscono i reali motivi della diffusione di questa specie aliena nelle nostre zone. Probabilmente la causa è sempre il cambiamento climatico, che porta anche le specie animali a modificare il loro stile di vita abitudinale.
Questo crea un totale caos all’interno dei vari ecosistemi. In effetti non è la prima volta che in Italia (e non solo) si riscontrano specie animali aliene e pericolose.
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