Ha 61 anni la vittima di Ladispoli, trovata carbonizzata nella sua abitazione. Pare che la donna si sia data fuoco: trovata dalla sorella.
Il ritrovamento da parte della sorella della vittima, una 66enne, che visto il fumo nero uscire dalla sua abitazione si era precipitata in casa. I fatti risalgono alla serata di ieri, non chiare ancora le cause dell’incendio: si pensa all’ipotesi dell’atto volontario.
Una donna di 61 anni incensurata è stata trovata senza vita nella sua abitazione. Il corpo tra le fiamme, carbonizzato, è stato rinvenuto prima dalla sorella di 66 anni, che si era allarmata dopo aver visto una nube di fumo nera innalzarsi dalla sua abitazione. Quest’ultima si è dunque recata nella stanza da letto della sorella, rinvenendo il corpo senza vita avvolto dalle fiamme, ancora sul letto.
Una vera Tragedia nel Comune sul litorale nord di Roma, avvenuta nella serata di ieri in via Fiume. Purtroppo per la 61enne non c’è stato niente da fare. Una volta allertati soccorsi dalla sorella, la donna aveva ormai perso la vita. I Vigili del fuoco giunti sul posto hanno proceduto con lo spegnimento dell’incendio, mentre i sanitari non hanno potuto far altro che costatare la morte della proprietaria di casa.
Giunti sul posto anche i carabinieri della Stazione di Ladispoli insieme a 118 e pompieri, adesso stanno indagando in coordinamento con la Procura. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori in queste ore sarebbe quella del gesto volontario. Una tesi portata avanti dai militari ma non ancora confermata ufficialmente.
Secondo alcune fonti riporta Fanpage.it, pare che la donna si sia chiusa in camera della casa dove viveva con i genitori. Una volta bloccata la porta poi si sarebbe cosparsa di un liquido altamente infiammabile casalingo, e avrebbe così appiccato l’incendio.
Fondamentale la chiamata della sorella, che ha trovato il corpo senza vita della donna nella serata di ieri, alle 2 di notte circa per permettere ai soccorsi di intervenire. Le fiamme dall’esterno dell’edificio, per la struttura dell’abitazione, sarebbero state impossibili da scorgere.
Il palazzo non ha portato alcuna conseguenza e il resto della casa è stato messo in sicurezza. Tre bambini sono stati portati in via precauzionale all’ospedale Bambino Gesù di Palidoro per accertamenti. Da quanto risulta non sarebbero intossicati.
Il cadavere, da un primo esame, non ha riportato segni riconducibili a violenze e non risultano infrazioni nel domicilio – che avrebbero portato all’ipotesi di un intervento dall’esterno.
La salma della vittima è stata portata all’Istituto di Medicina legale del Verano e adesso le autorità giudiziarie potranno andare avanti con l’autopsia e far luce sulle cause del decesso. Al momento l’immobile è stato posto sotto sequestro.
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