Le difficoltà delle Forze dell’ordine sono davvero tante per catturarli, tanto che li hanno definiti una sorta di “nuovi Arsenio Lupin”. Si tratta di una coppia di fratelli ladri di origine albanese.
Sono ricercati da anni ma nessuno riesce ancora a catturarli ne ad avere notizie di loro. Cerchiamo di capire e di scoprire insieme chi sono.
Poche foto di loro, poche notizie ed un mandato di cattura. Questo è ciò che le forze dell’ordine possiedono di due fratelli che, da anni, seminano il panico in tutto il Nord Est del nostro Paese, con i loro furti. Si tratta di due fratelli del crimine, di origine albanese, che sono stati definiti “gemelli Lupin”.
Si chiamano Edmond ed Eduard Trushi, hanno 38 anni e, da molto tempo, sono il terrore non solo del Nord Est d’Italia, ma anche del Piemonte, della Lombardia e di alcune zone del centro Italia. Ladri di professione e specializzati, soprattutto nella fuga, tanto che su di loro ci sono mandati di cattura ed arresto, ma non se ne hanno notizie.
Le Forze dell’ordine sono sulle loro tracce da tempo, ma ancora non sono riusciti ad arrestarli. A lanciare l’appello, questa volta, è il comando provinciale dei Carabinieri di Udine, con un messaggio semplice rivolto a tutti i cittadini: “Se li vedete, avvertite il 112”, quasi una sorta di richiesta di aiuto a collaborare per cercare di arrestarli.
Come agiscono? Entrano nelle case con una tecnica precisa ma efficace, la chiamano “il foro nell’infisso”. Da lì, aprono la finestra e svaligiano l’intera casa. Nessuno li riesce a fermare perché sono praticamente identici e, negli ultimi tempi, hanno messo a segno centinaia di colpi in diverse zone e regioni d’Italia. Sono davvero uguali in tutto: stesso taglio di capelli, stessi tatuaggi, stessa corporatura e espressione facciale.
Come analizza anche il quotidiano “Il Corriere della Sera”, attribuire a loro il reato di furto con il solo test de DNA è praticamente impossibile, per questo motivo sono stati, in passato, già assolti tre volte, anche se erano stati tratti in arresto per il medesimo reato.
Solo nel 2020, erano stati condannati a 2 anni e 2 mesi dal tribunale di Mantova, grazie all’utilizzo di accurate tecniche che sono servite ad incastrarli. Ma c’erano state, in precedenza, anche altre due condanne, una a Pordenone (a 6 anni e 10 mesi) e la seconda, sempre nella stessa città, in appello a 5 anni e 5 mesi. In tutto avevano totalizzato 41 furti.
Nel compenso, però, avevano anche ricevuto un provvedimento di espulsione dal nostro Paese, provvedimento che, evidentemente, hanno eluso con molta facilità, tornando nuovamente a compiere furti in modo indisturbato ed approfittando anche del fatto di essere completamente identici.
Ora i Carabinieri hanno lanciato un appello e chiesto, ufficialmente, aiuto a tuti i cittadini: “Se li vedete, avvertite il 112”. Nella speranza che, prima o poi, verranno catturati definitivamente.
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