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Cronaca

L’aeroporto di Catania riapre dopo l’eruzione dell’Etna

Ieri l’aeroporto di Catania è stato chiuso per la minaccia dell’Etna in attività. Oggi la situazione sembra rientrata nella norma ma non si può abbassare la guardia.

Aeroporto di Catania – Nanopress.it

La cenere si è riversata anche in strada, infatti è stato imposto il limite di 30 chilometri orari per le auto che viaggiavano nelle strade limitrofe. I disagi più importanti di certo però sono stati quelli al famoso scalo siciliano, interessato da una chiusura che era stata annunciata di 48 ore con inevitabili disagi per i viaggiatori.

Riapre l’aeroporto di Catania

Dopo la chiusura dalle 5 di ieri mattina, è tornato operativo l’aeroporto di Catania, minacciato dalla diffusione di cenere provocata dall’Etna in eruzione. Sono stati momenti di tensione sebbene la popolazione sia abituata a episodi simili, però ogni volta che succede chiaramente l’allerta è alta.

Lo scalo conta tantissime partenze per il periodo di ferragosto e il vulcano ha scelto proprio un pessimo momento per farlo chiudere, seppure parzialmente. Tanti i disagi per i viaggiatori di Catania Fontanarossa ma oggi alle 6 lo scalo è tornato operativo, anche se c’è massima attenzione intorno ai movimenti dell’Etna. La società che gestisce lo scalo consiglia ai passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo contattando le compagnie aeree.

Come abbiamo detto, i disagi per le partenze sono stati evidenti, con cancellazioni di tutti i voli in partenza da Catania, mentre quelli in arrivo sono stati dirottati su Comiso, Palermo e Trapani.

Le piste dell’aeroporto erano una distesa di cenere nella giornata di ieri, cosa che ha reso inevitabile la drastica decisione della chiusura. All’inizio si parlava di due giorni, poi visto che la situazione era meno grave di quanto si pensasse, la riapertura era stata spostata alle 20 di ieri sera ma poi è slittata a oggi, giornata cruciale per le partenze ma anche per gli arrivi.

Disagi sui voli – Nanopress.it

Il primo aereo è partito stamattina alle 6.24, leggermente in ritardo, verso Praga. Un secondo è decollato poi per Torino mentre alle 7.20 è atterrato il primo volo, proveniente da Malta. Insomma uno degli scali più importanti della Sicilia sta riprendendo pian piano l’attività dopo che tanti viaggiatori, alla vigilia di ferragosto, hanno subito disagi importanti. Sono stati costretti infatti a non tornare a casa come previsto e a non poter tornare nella regione. Tanti anche i ritardi che hanno messo in subbuglio le vacanze programmate.

La chiusura

Lo scalo di Catania è stato chiuso il tempo necessario perché gli operatori potessero sgomberare le piste, tempo in cui il vulcano è stato tenuto sotto controllo per controllare i movimenti eruttivi e se questi aumentassero di intensità.

Per ore anche le strade circostanti sono state chiuse al traffico veicolare di cicli e motocicli, mentre le vetture potevano viaggiare ma alla velocità sostenuta di 30 chilometri orari.

A dare la notizia è stata la società che gestisce lo scalo, la Sac, che inizialmente aveva disposto lo stop del traffico aereo fino alle 13 di ieri, poi fino alle 20 e infine fino a questa mattina. All’inizio si era diffusa la notizia della necessità di chiudere per un paio di giorni ma per fortuna le condizioni non sono così gravi e i voli sono ripresi all’alba di un giorno importantissimo nel settore delle partenze e degli arrivi.

Dopo l’incendio del 16 luglio, il Fontanarossa di Catania ha vissuto un altro stop tragico. La copiosa caduta di cenere lavica sollevata dal vulcano sta mettendo a dura prova l’intero sistema dei trasporti siciliani, anche se per le comunità che abitano ai piedi dell’Etna, lo spettacolo di fuoco e luci è stato meraviglioso.

Etna – Nanopress.it

Gli altri scali sono stati costretti ieri, ad accogliere i voli previsti per Catania. L’assessore regionale alla mobilità, Alessandro Aricò, ha dichiarato che tutti i passeggeri sono stati tutelati al meglio, con lo spostamento dei voli in altri scali, tuttavia ci sono stati inevitabili disagi per chi invece ha visto il proprio venire ritardato.

La situazione però era davvero critica e non era possibile garantire la sicurezza ai viaggiatori. Sono state ore intense di pulizia delle strade dalla sabbia vulcanica, con servizi straordinari e l’impiego di personale di aziende appaltatrici del servizio di raccolta dei rifiuti. L’amministrazione comunale ha provveduto a liberare lo scalo e le strade che costeggiano il famoso vulcano simbolo della Sicilia, inoltre ha chiesto ai cittadini di raccogliere quella che si è depositata nei pressi delle abitazioni, in contenitori da lasciare fuori.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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