L’Agenzia delle Entrate è alla ricerca di funzionari che possiedono delle conoscenze giuridiche, economiche, insieme a geometri ed ingegneri i quali dovranno essere impiegati nel catasto.
Entro il 2024 verranno impiegati anche nuovi analisti insieme a data scientist che avranno il compito di portare avanti il cambiamento digitale. Per i nuovi ingressi ci saranno due fasi, un’operazione che porterà il personale a raggiungere le 37.000 unità.
Il governo ha realizzato un piano il cui scopo è quello di incrementare i dipendenti all’interno dell’Agenzia delle Entrate così che si possono aggiungere ulteriori figure lavorative ai 27.840 assunti fino al 2022. È in previsione quindi l’arrivo di circa 11.000 dipendenti, un piano che dovrà essere attuato entro il 2024 così che i dipendenti totali dell’Agenzia delle Entrate arrivi fino a 37.000. Un numero che prende in considerazione anche tutti quelli che intanto raggiungeranno l’età pensionabile.
Le figure di cui attualmente necessita l’agenzia sono dei funzionari che possiedono delle conoscenze giuridiche ed economiche insieme ad ingegneri e geometri che dovranno essere posizionati nel settore del catasto. È necessario trovare anche altre figure professionali tra cui analisti insieme a data scientist il cui compito è quello di portare l’agenzia verso il cambiamento digitale.
Anche all’interno dell’amministrazione pubblica vi è carenza di personale. Infatti, tra il 2008 e il 2009 numerosi edifici pubbliche sono stati costretti ad adeguarsi al blocco delle assunzioni per sostituire tutti coloro che sono andati in pensione.
Di sicuro questa è una situazione urgente da risolvere così che si possa mettere un freno al disavanzo di bilancio del Paese. Una situazione che in parte è stata provocata dalla presenza di deroghe limitate le quali ha notato la possibilità di assumere soltanto un dipendente ogni tre dipendenti che hanno raggiunto l’età pensionabile.
Gli 11.000 dipendenti in più che verranno introdotti all’interno dell’Agenzia delle Entrate seguiranno due fasi di assunzioni distinte. La prima prevede l’ingresso di 3.300 nuovi dipendenti tra cui 2.000 funzionari dedicati all’attività tributaria e amministrativa mentre i restanti impiegati come geometri o ingegneri.
La seconda fase partirà dal mese di maggio e continuerà fino al 2023. In questo caso verranno messi a disposizione 7.550 posizioni così da arrivare ad un totale di 10.850 nuovi dipendenti. In questo modo l’agenzia riuscirà a rinforzare il proprio organico e a prendere in mano anche la riforma del fisco su cui attualmente è al lavoro il governo.
Tra i diversi temi da affrontare ci sarà quello della flat Tax insieme all’iva portata a zero per alimenti di prima necessità. Un altro argomento molto importante su cui si dovrà lavorare sarà la riforma dell’Irpef la quale è prevista a tre scaglioni insieme alla presenza di un’aliquota più bassa.
Una riforma che il 16 marzo è stata proposta al Consiglio dei ministri. Si tratta di un provvedimento diviso in cinque parti e composto da venti articoli il cui scopo è quello di modificare totalmente il sistema fiscale a partire dai tributi fino alle sanzioni. Per fare in modo che questo provvedimento sia effettivo sarà necessario che il Parlamento approvi il testo cornice e, solo in seguito, ottenere l’okay dal varo dei decreti deleganti i quali si dovranno occupare di trovare le necessarie coperture. Quest’ultima proveranno maggiormente dalle 600 tax expenditures a partire dalle agevolazioni fino agli sconti e ai bonus che verranno modificati.
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