Arrestato l’aggressore di Barbara Capovani, noto alle forze dell’ordine e già in carico alle strutture psichiatriche: su Facebook lo chiamavano “lo sciamano”.
L’arresto nella giornata di ieri, intorno a mezzanotte. Emergono ulteriori dettagli sull’aggressore di Barbara Capovani: si tratta di un 35enne di Torre del Lago, noto alle forze dell’ordine per reati violenti. Su Facebook si faceva chiamare lo sciamano.
Inquietanti le attività social di Gianluca Paul Seung, che veniva chiamato “lo sciamano” sul suo profilo Facebook. Deliri e teorie del complotto, piuttosto che vaghi riferimenti ultraterreni ed esoterici come suggerisce la foto profilo.
Verosimilmente affetto da un disturbo adesso chiamato “disturbo delirante“, (tradizionalmente veniva chiamato “paranoia” dalla psichiatria classica) viste le tematiche poi verbalizzate dall’aggressore sul web. In particolare emergono, da quanto si apprende dai suoi post social e da diverse denunce da lui pubblicate – alla guardia di Finanza, Comuni e ad altri organi competenti – convinzioni a tema persecutorio come ad esempio essere oggetto di complotti.
Diverse le foto condivise di altri medici della zona, con didascalie nelle quali l’aggressore si lasciava andare ad accuse di ogni tipo. Una sorta di ossessione per le teorie complottistiche, dalla guerra in Ucraina fino all’arresto di Matteo Messina Denaro, e per la psichiatria locale.
Convinzioni che, per definizione di delirio, resistono a ogni critica e dunque possono alterare l’approccio con la realtà. All’interno del suo sistema delirante infatti, avrebbe inglobato anche la dottoressa; ipotesi considerata in questo momento tra le possibili motivazioni della drammatica aggressione avvenuta lo scorso venerdì.
L’arresto nella giornata di ieri
Gianluca Paul Seung, 35 anni di Torre del Lago, era già stato in carico a diverse strutture psichiatriche, noto alle forze dell’ordine per reati violenti e perfino per reati carnali. Più volte è evaso dalle misure cautelari, ma libero incredibilmente di aggredire brutalmente Barbara Capovani al Santa Chiara nella giornata di venerdì quando la psichiatra stava lasciando l’ospedale.
Originario della Versilia, pare nella zona di Viareggio fosse conosciuto dai residenti per i suoi atteggiamenti violenti.
L’uomo è stato arrestato dalla squadra mobile di Pisa, nella serata di ieri intorno alla mezzanotte nella sua abitazione. Anche l’arresto è stato piuttosto complicato; un’operazione difficile secondo quanto riferito dagli agenti di Polizia, che hanno raccontato di aver dovuto sfondare la porta e che il 35enne si era barricato dentro. In casa erano presenti armi, come una balestra con dei dardi.
L’aggressore dopo il pestaggio si era cambiato gli abiti per ingannare le telecamere di sicurezza, ma la Polizia è riuscita ugualmente a identificarlo. Nelle ultime ore pare si sia anche sottratto alle domande degli investigatori, non rispondendo.
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