Come ogni anno, il 25 dicembre è accompagnato dall’usanza di avere nelle proprie case l’albero di Natale. La storia dietro questo simbolo ha origini antichissime e ancora oggi non è chiara la sua vera discendenza. A quanto riportato da Coldiretti, quest’anno 9 case italiane su 10 hanno un albero di Natale e circa 3 milioni di questi sono naturali. Viene perciò sempre meno la scelta dell’albero artificiale, facendo spazio ad un sempreverde è addobbatissimo dell’albero di abete naturale. Ma quindi, qual è la sua vera storia? Scopriamola insieme.
Ogni anno l’albero di Natale fa capolino nelle nostre case proprio in questo periodo. Siamo infatti arrivati alle attesissime feste di Natale, ma a volte come accade spesso, diamo per scontato alcune cose. Una fra queste è certamente l’albero di Natale, usanza molto conosciuta e sentita in Italia, ma chi è che sa realmente la motivazione del perché ogni anno addobbiamo l’albero diabete?
Non è semplice, perchè sembrerebbero esserci diverse risposte a questa semplice domanda. Oggi però la città alsaziana di Sélestat, ne Rivendica l’invenzione.
L’albero di Natale è di certo il simbolo più diffuso nella giornata del 25 dicembre. Sembra infatti che circa 3 milioni di Italiani hanno deciso di acquistare un albero naturale per poterlo addobbare nelle proprie case. Difficilmente nei saloni insieme ai pacchetti accuratamente confezionati, non troverete un albero di Natale decorato. Sembra infatti che 9 case su 10 quest’anno saranno illuminate dalle luci dell’albero di Natale.
La scelta di addobbare un albero sempreverde ha origini antichissime, infatti ancora oggi è difficile ricostruirne la sua vera storia. C’è chi lo collega ad usanze druide, altri al simbolo della fertilità, ma oggi una cittadina alsaziana, Sélestat, ne Rivendica la paternità. Sembra infatti che a sostenere la storia di questa cittadina vi siano diversi e interessanti documenti.
L’usanza di scambiarsi un rametto di una pianta sempreverde nelle feste natalizie risale agli antichi romani, o addirittura ai druidi. Sembra infatti che questo gesto sia un segno di buona fortuna che si tramanda di generazione in generazione. L’usanza invece di addobbare un albero nelle proprie dimore, probabilmente risale addirittura al 1611. In quel tempo infatti la Duchessa di Brieg, in Germania, per arricchire il suo salone fece trapiantare in un vaso un albero del suo giardino.
Ci sono diverse storia in merito a questa usanza e simbolo natalizio. La cittadina alsaziana infatti racconta una storia diversa e ancor più antica di quella della Duchessa. Questa Infatti ha un legame spirituale e religioso. Secondo i testi il primo albero di Natale a Sélestat, risale addirittura al 1521. Ci sono Infatti dei ritrovamenti di alcuni libri contabili del 21 dicembre di quell’anno, dove si evincono i pagamenti per le guardie civiche chiamate a sorvegliare gli alberi votivi, che venivano accuratamente decorati.
In base a questi documenti quindi, la cittadina di Sélestat e i suoi abitanti rivendicano l’invenzione dell’albero di Natale. Bisogna però dire che ancor prima del 1521, l’uomo abbelliva alberi sempreverdi con mele rosse e ostie non consacrate, principalmente nelle rappresentazioni della Natività. Identificare quindi la paternità di questa usanza è veramente complicato, ma l’importante è potersi riunire con la propria famiglia e festeggiare tutti insieme questo giorno così magico.
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