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L’alcoltest non serve più per provare l’ubriachezza: bastano l’alito e la testimonianza degli agenti

I fatti riguardano un caso specifico, in cui i giudici della Cassazione hanno sancito che basta quanto osservato gli agenti, per chiarire se una persona sia ubriaca o meno.

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L’alcoltest non serve più per provare l’ubriachezza – Nanopress.it

 

La sentenza, seppur riferita a un caso specifico, è già destinata a far discutere e potrebbe creare nei precedenti per la valutazione del superamento della soglia limite per l’assunzione di alcol.

L’alcoltest non serve più per provare l’ubriachezza: la sentenza

La questione della guida in stato di ebbrezza senza l’utilizzo dell’alcoltest è stata oggetto di una recente sentenza della Cassazione, che ha stabilito che è possibile accertare lo stato di ebbrezza basandosi su elementi “obiettivi e sintomatici” raccolti dagli agenti, anche senza il test dell’alcol. Tuttavia, è importante notare che questa decisione non rappresenta un precedente applicabile a ogni caso, ma riguarda uno specifico contesto.

Nel reato di guida in stato di ebbrezza, l’esame strumentale (come l’alcoltest) non costituisce una prova legale. L’accertamento della concentrazione alcolica può avvenire in base a elementi sintomatici. Gli agenti possono valutare aspetti come l’alito vinoso, l’eloquio sconnesso, l’andatura barcollante e altre circostanze che possano far presumere l’assunzione di alcol da parte del conducente sottoposto a controllo.

Se nel verbale della polizia stradale viene specificato che la guida dell’automobilista non era lineare, nell’abitacolo c’era forte odore di alcol e l’uomo non era capace di rispondere alle domande, allora le valutazioni dei controllori possono prescindere dall’alcoltest vero e proprio. La “congrua motivazione” per accertare lo stato di ebbrezza può essere la testimonianza e la valutazione da parte degli agenti. Per quanto concerne il caos specifico, si tratta di un automobilista condannato in appello, che ha fatto ricorso. Nonostante l’accertamento dell’alcoltest fosse inutilizzabile, le testimonianze degli agenti sono state ritenute sufficienti a confermare la condanna. Nel caso specifico, gli elementi sintomatici (forte odore di alcol, incapacità di rispondere alle domande, stato comatoso e di alterazione) hanno contribuito alla decisione della Corte di Cassazione

Filomena Indaco

Classe 1983, divoratrice di libri e di parole, giornalista pubblicista. Sono la Direttrice Responsabile di NanoPress.it

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