L’agenzia europea Frontex ha lanciato l’allarme riguardo al balzo record dei numeri di sbarchi avvenuti nell’ultimo anno. Sembra che si sono addirittura moltiplicati gli sbarchi per nove volte rispetto all’anno precedente. Questi dati preoccupanti rappresentano un serio problema per la sicurezza e la stabilità dei paesi dell’Unione Europea, che stanno cercando di fare fronte all’afflusso di migranti e richiedenti asilo.
Inoltre, questi dati pongono in evidenza la criticità del sistema di controllo delle frontiere europee e la necessità di un approccio coordinato e integrato a livello europeo per far fronte a questa emergenza.
In questo senso, l’azione di Frontex e degli organismi nazionali e internazionali che si occupano della gestione della migrazione e dell’asilo è fondamentale per garantire la sicurezza e la protezione dei diritti umani dei migranti e degli stessi cittadini europei.
L’incremento esponenziale dei flussi migratori verso l’Europa rappresenta una delle sfide più pressanti per l’UE e per le agenzie internazionali che si occupano della gestione della migrazione e dell’asilo.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia Europea Frontex, il Mediterraneo centrale è stata la rotta più attiva con quasi 28 mila attraversamenti irregolari delle frontiere, il triplo rispetto a un anno fa. Questi numeri allarmanti evidenziano la necessità di un approccio coordinato e integrato a livello europeo per far fronte a questa emergenza.
Inoltre, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha segnalato che il primo trimestre dell’anno in corso è stato il più mortale per i migranti dal 2017. Questo dato preoccupante sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza e la protezione dei diritti umani dei migranti, nonché di rafforzare le politiche di prevenzione e di contrasto dei traffici illeciti di esseri umani.
La situazione dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo centrale continua a essere preoccupante. Secondo i dati dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) il primo trimestre del 2021 è stato il più mortale per i migranti che attraversano questa rotta dal 2017. Sono stati 441 i migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa.
“Il Mediterraneo centrale è stata la rotta più attiva nel primo trimestre dell’anno con quasi 28 mila attraversamenti irregolari delle frontiere, il triplo rispetto a un anno fa.”
Il tutto è stato affermato anche dall’agenzia europea Frontex
Questa emergenza umanitaria richiede un approccio coordinato a livello internazionale per far fronte ai flussi migratori e garantire la sicurezza dei migranti e dei cittadini europei. L’aumento degli arrivi non regolari nei primi 3 mesi del 2021, pari al 26% in più in relazione al medesimo periodo dell’anno passato, evidenzia l’importanza di continuare a lavorare per trovare soluzioni sostenibili e durature alla problematica della migrazione.
In questo contesto, è importante che le agenzie internazionali, come l’OIM, collaborino con gli organismi nazionali ed europei per garantire la tutela dei diritti umani dei migranti e la sicurezza dei cittadini europei. La dichiarazione del capo dell’OIM, Antonio Vitorino, sottolinea l’importanza di agire rapidamente per far fronte a questa crisi umanitaria persistente nel Mediterraneo centrale, che rappresenta un problema non solo per i migranti coinvolti ma per l’intera comunità internazionale.
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