Sergey Razov è stato convocato dal Ministero degli Esteri per la giornata di domani. L’ambasciatore russo è atteso alla Farnesina.
Conferme arrivano da parte del Ministero di una convocazione dell’ambasciatore russo. Viste le tensioni e le recenti crisi derivanti dalla guerra in Ucraina, Sergey Razov è atteso alla Farnesina su iniziativa coordinata in ambito Ue. Secondo Tajani si dovrà parlare anche per un possibile coinvolgimento sul sabotaggio Nord Stream.
La Farnesina ha confermato la convocazione di Sergey Razov. L’ambasciatore russo si presenterà domani, lunedì 3 ottobre, sotto invito del nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. La decisione, si legge nel recente comunicato del Ministero, è arrivata in coordinamento con l’Unione Europea.
Le tensioni intanto in ambito anche diplomatico crescono in tutta Europa, dopo le varie minacce russe sul possibile uso del nucleare. Nelle scorse ore, infatti, dopo l’annessione delle regioni occupate in seguito al referendum – non riconosciuto – da parte di Putin, le varie risposte dai vertici internazionali, Zelensky compreso, hanno portato a dichiarazioni preoccupanti da parte di Medvedev.
Il capo del consiglio di sicurezza russo, infatti, dopo la richiesta del presidente ucraino, ha fatto sapere che in questo modo si accelererebbe una terza guerra mondiale. Ma anche le dichiarazioni sull’ipotetico uso del nucleare sono state ormai sdoganate. Ecco perché diversi paesi europei hanno convocato i rispettivi ambasciatori russi per discutere della crisi derivate dal conflitto in Ucraina.
Nelle scorse ore l’ambasciata italiana a Mosca aveva invitato i cittadini in Russia a valutare anche di lasciare il paese. “Considerata la recente evoluzione – si legge nel comunicato – si raccomanda di valutare la permanenza”.
Una comunicazione arrivata visti i recenti problemi di viabilità all’interno del Paese. Una situazione che si sta pian piano facendo sempre più difficile, quella di spostarsi per via aerea dalla Russia all’Italia, e anche verso altri Paesi.
Tajani si è congratulato con il Ministero per aver convocato Razov, tramite un post Twitter in cui ha sottolineato che l’Italia “fa parte della Nato” e qualora ci fosse un’allerta nucleare è giusto che il rappresentante della Russia venga a dare spiegazioni.
Lo scorso giugno, il ministero aveva già convocato Razov dopo l’accusa dello speaker russo del ministro degli Esteri di Mosca nei confronti del nostro Paese di aver fatto disinformazione contro la Russia.
Aveva commentato Luigi Di Maio in quell’occasione, sottolineando che i mezzi di informazione italiani non avrebbero preso lezioni di giornalismo dalla Russia. “Prima finisce meglio è“, erano state invece le parole di Razov davanti ai giornalisti.
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