I migranti tratti in salvo dalla Guardia Costiera sono stati trasferiti all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove al momento si trovano 254 persone.
Intanto la Procura di Catania ha aperto una indagine a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato, per il decesso della bambina di 2 anni, la piccola Rokia, morta dopo che il barcone su cui viaggiava si è ribaltato. La bambina è stata soccorsa dagli uomini della Guardia Costiera e trasferita al Poliambulatorio di Lampedusa, dove è deceduta poco dopo il suo arrivo.
Nuovi sbarchi di migranti sull’isola di Lampedusa. Un barcone alla deriva, con a bordo 161 migranti, è stato soccorso la scorsa notte dalla Guardia Costiera al largo delle coste siciliane. Sul natante viaggiavano uomini originari Pakistan, Siria, Bangladesh, Etiopia ed Egitto. Stando a quanto riferito da alcuni migranti, l’imbarcazione è partita da Zwara, in Libia, lo scorso venerdì pomeriggio e per la traversata hanno pagato circa 3mila dollari.
I migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove al momento ci sono 254 persone.
Lo sbarco arriva a poche ore da quello ben più drammatico avvenuto la scorsa domenica pomeriggio, quando una bimba di appena 2 anni – la piccola Rokia – è morta annegata, dopo che il barcone su cui viaggiava si è ribaltato.
La barca sulla quale si trovava è affondata a circa 10 miglia dalla costa. Nella giornata di domani è atteso l’arrivo del responsabile del Presidio territoriale di emergenza di Lampedusa che dovrà effettuare l’ispezione cadaverica sul corpicino della bambina. Sulla drammatica vicenda la Procura di Catania ha avviato un’indagine – al momento a carico di ignoti – per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
Gli agenti che si stanno occupando dell’inchiesta hanno iniziato ad ascoltare i migranti presenti sul natante affondato. La piccola Rokia, originaria della Costa d’Avorio, era partita con la mamma e altri 41 connazionali. Quando è stata soccorsa dagli uomini della guardia Costiera era ormai troppo tardi. Traferita al Poliambulatorio di Catania, i medici hanno provato a lungo a rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare. Sono però riusciti un altro bambino di due anni, che viaggiava sulla stessa imbarcazione.
I migranti sopravvissuti al naufragio hanno raccontato di aver pagato 2.500 dinari a testa per effettuare la traversata fino in Italia.
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