Ancora una strage di migranti e, sempre, nel pieno del Mediterraneo, non lontano dall’isola di Lampedusa. Un nuovo naufragio è avvenuto e a morire sono stati in 41.
A raccontare ciò che è successo sono state le uniche persone sopravvissute, tre uomini ed una donna. Cerchiamo di capire meglio.
Lampedusa, nuovo naufragio in mare
Un naufragio a largo di Lampedusa e a morire, ancora una volta, sono i migranti. Sono ben 41 questa volta le vittime dell’ennesima tragedia del mare. Solo quattro sono i sopravvissuti che, tratti in salvo dalla motonave “Rimona”, sono poi stati aiutati dalla Guardai Costiera.
L’imbarcazione, sulla quale si trovavano i 41 migranti annegati, insieme ai 4 superstiti, era partita da Sfax in Tunisia e, dopo poche miglia di navigazione, si è ribaltata in mare, portando così alla morte 41 delle 45 persone che erano a bordo. È stata la motonave “Rimona” che, questa mattina ha notato ciò che era accaduto ed ha tratto in salvo i 4 superstiti, tre uomini ed una donna.
Immediatamente è stata anche allertata la Guardia Costiera che ha subito raggiunto la motonave per poter prestare i dovuti soccorsi e trasbordare i migranti che sono sopravvissuti. I migranti sono tutti originari della Guinea e della Costa d’Avorio e sono stati fatti sbarcare a Lampedusa.
Ora, all’hotspot dell’isola siciliana sono 1577 le persone ospitate. Anche nella giornata di oggi alcuni di loro verranno trasferiti (circa 1100) in altri centri d’accoglienza per permettere così di sfollare l’hotspot, in caso di arrivo di nuovi migranti per poter dare loro una degna accoglienza.
Altri 577 saranno scortati dalla polizia e verranno imbarcati sul traghetto “Galaxy”, con destinazione Porto Empedocle. Ma non si fermano qui i trasferimenti dei migranti verso altri centri d’accoglienza o della Sicilia o di altre regioni vicine.
In 41 sono morti annegati
A seguire, 400 verranno imbarcati sulla nave “San Marco” e faranno rotta verso la Sicilia, direzione Augusta. In serata, saranno trasferite altre 150 persone con la nave “Cossyra”, sempre con destinazione Porto Empedocle.
Stando a quanto raccontato dai sopravvissuti di quest’ultimo naufragio, sulla barca che è partita da Sfax, a bordo erano in 45, fra cui anche 3 bambini. Erano partiti intorno alle ore 10 di giovedì e, dopo circa 6 ore di navigazione, il barchino in metallo di 7 metri, si è capovolto a causa di una grande onda. I migranti sono tutti finiti in mare e, anche se solo 15 di loro avevano il salvagente, comunque non sono riusciti a salvarsi.
I morti, stando alle testimonianze dei tre uomini e della donna, sono 41, fra cui 3 bambini. Ciò che però colpisce è che né la nave,maltese bulk carrier “Rimona”, né le motovedette della Guardia costiera hanno ancora avvistato i cadaveri.