Non era ancora giunta la mezzanotte, i profughi invece si. L’ultimo sbarco a Lampedusa ha visto arrivare altre 34 persone, tra cui 13 donne.
Ancora una volta l’isola di Lampedusa apre le porte a 179 migranti che hanno scelto di imbarcarsi nella speranza di trovare una vita migliore.
Ancora migranti a Lampedusa
Nuovi arrivi a Lampedusa. Solo nella giornata di ieri sono stati registrati altri 6 sbarchi, con cui sono arrivate in totale 175 persone. L’ultima imbarcazione è arrivata poco prima della mezzanotte.
Su di essa erano presenti 34 persone, le quali stavano fuggendo da diverse zone, come la Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Camerun. Il gruppo di persone è stato trovato a 39 miglia da Lampedusa, ormai alla deriva.
Inoltre in tarda mattinata, è previsto il trasferimento di 40 persone nella struttura allestita per la prima accoglienza. Il trasferimento avverrà mediante il traghetto di linea per Porto Empedocle.
Nel tardo pomeriggio, invece, si avvieranno le manifestazioni organizzate in onore della “Giornata della memoria e dell’accoglienza“, istituita per ricordare il naufragio avvenuto nel 2013.
La strumentalizzazione della questione migranti a Lampedusa
Sono anni ormai che a Lampedusa persiste l’emergenza immigrazione. Rispetto al 2021, l’arrivo di migranti sulle coste italiane è in netto aumento.
Nonostante le tante difficoltà che ci si ritrova ad affrontare quotidianamente, i centri di accoglienza vengono ancora gestiti seguendo le logiche nell’ottica dell’emergenza.
Gli sbarchi vengono, per un certo verso, strumentalizzati. Basta pensare che gran parte degli esponenti politici utilizzano tale tematica per poter rafforzare il proprio posizionamento.
Un esempio perfetto al riguardo è stata la campagna elettorale di Giorgia Meloni, la quale già nei primi giorni in cui ha esposto il suo progetto, ha avanzato una proposta chiara in merito.
La Meloni ha ancora una volta parlato di un blocco navale nei confronti della Libia, un argomento ormai discusso da anni.
I vari centri di accoglienza italiani
Lampedusa non è l’unico luogo in Italia in cui viene data accoglienza ai migranti clandestini. Nel nostro Paese sono presenti altri hotspot, oltre a Lampedusa, anche a Pozzallo (Ragusa) e Messina, sempre in Sicilia, e Taranto in Puglia.
Si tratta di strutture in cui il naufrago, appena sbarcato, dovrebbe ottenere assistenza medica ed essere identificato.
A seguire, dai centri di accoglienza, i clandestini vengono trasferiti nelle migliaia di strutture presenti su tutta la penisola.
Tra tutti i centri, a Lampedusa approda un maggior numero di persone. Il problema non sarebbe così grave se non si strumentalizzasse tutta la situazione.
“Sull’isola arriva con sbarchi autonomi il 40% del flusso migratorio. Se nel Mediterraneo ci fosse un sistema di pattugliamento o se si lasciassero lavorare bene le ong, i barconi potrebbero essere soccorsi in alto mare e le persone smistate nei diversi porti siciliani invece di fare di Lampedusa un imbuto.” Questo il parere del portavoce dell’organizzazione mondiale delle migrazioni, Flavio Di Giacomo.