La bambina di soli 4 anni è sbarcata domenica scorsa a Lampedusa, totalmente da sola, dopo un viaggio di circa 30 ore su un barcone.
I genitori sono stati attualmente arrestati con l’accusa di abbandono di minore e si trovano in una struttura detentiva in Tunisia.
Secondo alcune fonti dunque una bambina di 4 anni è sbarcata da sola, a Lampedusa, dopo un viaggio di ben 30 ore. A quanto pare i genitori della piccola hanno provato ad imbarcarsi da Sayda per raggiungere l’Italia.
Secondo la versione raccontata dal parlamento tunisino, la famiglia per raggiungere l’imbarcazione doveva attraversare un tratto d’acqua a nuoto.
Per questo motivo il padre della bambina ha preso la piccola in braccio e l’ha accompagnata fino al barcone, lasciandola la da sola, con l’intento di tornare indietro a prendere la moglie.
Purtroppo però mentre l’uomo recuperava la madre della piccola, l’imbarcazione è partita con la bambina a bordo.
Attualmente le istituzioni tunisine hanno arrestato i due genitori, con l’accusa di abbandono di minore. Questo dopo che il padre era andato a denunciare la scomparsa della piccola.
La bambina durante la traversata sarebbe stata accudita da alcune donne a bordo dell’imbarcazione e attualmente si trova in un centro per minori in provincia di Agrigento.
Giovanna di Benedetto, portavoce di Save The Children ha affermato:
“I nostri operatori sull’isola si sono immediatamente occupati di lei e il suo caso è stato subito segnalato alle autorità competenti”.
Concludendo con il dire che sicuramente la cosa migliore da fare è predisporre tutte le procedure necessarie per il ricongiungimento con la famiglia.
La vicenda della piccola di 4 anni sbarcata da sola a Lampedusa fa rabbrividire. Purtroppo rappresenta solo una delle tante storie tragiche che milioni di persone vivono ogni giorno.
La situazione migranti all’interno del nostro paese è infatti disastrosa. Negli ultimi giorni infatti sono sbarcati a Lampedusa ben tre barconi, per un totale di 101 migranti.
Tra questi vi erano numerosi bambini e donne incinta, i quali hanno dovuto affrontare viaggi lunghi ed estenuanti.
La Guardia Costiera ha fortunatamente soccorso tutte le persone presenti sui barconi, per poi trasferirle negli appositi hotspot.
Purtroppo però le strutture adibite all’accoglienza dei migranti sono sempre più piene, per questo il personale ha grandi difficoltà nella corretta gestione della situazione.
Le istituzioni dovrebbero attivarsi per ampliare i luoghi di accoglienza così da evitare sovraffollamenti e problematiche del genere all’interno delle strutture.
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