Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa, dove nelle scorse ore sono arrivati 110, tutti uomini.
L’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso.
È di poche ore fa la notizia dello sbarco nell’isola di Lampedusa, di 110 migranti uomini, soccorsi dalla ong spagnola Open Arms tramite la nave Astral che ha prestato i primi soccorsi.
L’allarme è stato lanciato nella giornata di martedì, intorno alle ore 20, quando il veliero di Open Arms ha ricevuto l’sos riguardante il barcone in pericolo nelle acque del Mediterraneo.
Giunti sul posto, i soccorritori hanno aiutato i migranti fornendo, dopo aver avvisato le autorità competenti, giubbotti salvagente e coperte.
Mentre erano in corso le operazioni di salvataggio, l’imbarcazione su cui viaggiavano i migranti si è capovolta e l’equipaggio ha effettuato un soccorso tempestivo grazie ai gonfiabili in dotazione.
Open Arms riferisce che dopo circa 15 ore di attesa, la Guardia costiera tunisina ha recuperato coloro che, temendo di non riuscire a raggiungere l’Europa, si sono gettati nell’acqua in un gesto di disperazione.
A bordo della nave umanitaria Astral, le persone recuperate sono state messe in salvo e hanno raggiunto Lampedusa, dove sono state sottoposte ai controlli sanitari d’obbligo.
In seguito, il trasferimento all’hotspot di contrada Imbriacola ha segnato una vera salvezza per gli uomini provenienti da diverse zone: Nigeria, Bangladesh, Pakistan, Gambia, Costa d’Avorio ed Egitto.
Tuttavia, come denunciano i volontari che lavorano nella struttura che raccoglie le generalità dei migranti, l’hotspot è al collasso perché con gli ultimi arrivi, è arrivato ad accogliere più di 1.000 persone, per la precisione 1.100.
I migranti sono 110, tutti uomini, partiti dalla Libia, e sono riusciti a sbarcare grazie all’aiuto della nave Astral di Open Arms, la quale li ha salvati dal naufragio.
Strazianti sono le immagini diffuse dalla ong spagnola, la quale mostra le persone appese all’imbarcazione per non cadere in acqua.
Fortunatamente sono stati tutti salvati ma Open Arms denuncia come il loro intervento sia stato l’unico davvero decisivo per salvare la vita delle persone in fuga, infatti la situazione era davvero estrema poiché infuriava un violento temporale e le autorità competenti tardavano ad intervenire.
Le 110 persone sono state tratte tutte in salvo e non ci sono stati morti, nonostante viaggiassero davvero in condizioni precarie, infatti il barcone di circa 12 metri era in vetroresina e davvero malmesso.
Fondamentale l’avvistamento della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza, che hanno subito mobilitato le squadre per trarre in salvo i migranti.
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