L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi doveva avvenire il 26 giugno. Purtroppo, però, dell’atto non vi è ancora nessuna traccia, a causa di ritardi burocratici. L’incontro probabilmente slitterà a giovedì 29 giugno.
Giovedì 29 giugno è prevista anche la riunione della Fininvest. Si tratta della prima assemblea dopo la morte di Berlusconi, il cui scopo è quello di approvare i conti del 2022.
Intanto, non si conosce ancora l’ammontare complessivo del valore dei beni dell’ex premier.
L’apertura del testamento, che avrebbe dovuto rivelare la divisione dell’eredità di Silvio Berlusconi, doveva avvenire lunedì 26 giugno.
Il notaio della famiglia, Arrigo Roveda, ha, però, rivelato a La Stampa che vi è stato un ritardo a causa di problemi burocratici. A quanto pare, non è ancora stato definito l’ammontare preciso di tutti i beni appartenenti all’ex premier. Nello specifico, mancano nell’elenco alcuni yacht, elicotteri e opere d’arte presenti ad Arcore.
Attualmente, il notaio non ha rivelato in che giorno precisamente si svolgerà l’apertura. Si ipotizza che questa avverrà entro il 4 luglio. Inoltre, va considerata anche la data importante di giovedì 29, in cui si riunisce la Fininvest.
L’apertura del testamento potrebbe coincidere con quel giorno.
Il contenuto del testamento di Berlusconi è al centro del dibattito in questi ultime settimane. In molti si chiedono a quanto ammonterà e in che modo potrà essere diviso tra i familiari.
A quanto pare si è parlato dell’esistenza di volontà segrete, anche se è molto probabile che in realtà i familiari siano abbastanza tranquilli, in quanto, tutti già sanno cosa aspettarsi.
Grande interrogativo è Marta Fascina, compagna di Berlusconi, con cui l’ex premier si è unito in un matrimonio non ufficiale. Ufficialmente dunque la donna non avrebbe diritto a nulla. Secondo alcune indiscrezioni, però, a lei dovrebbe spettare sicuramente la villa ad Arcore.
Altro punto che desta molto interesse è la divisione del 61,21% di Fininvest. Non si sa in che modo la quota sarà divisa tra i figli.
E poi, infine, vi è il caso di Marco di Nunzio, imprenditore amico di Berlusconi. A quanto pare nel 2021, il premier avrebbe fatto un’integrazione del testamento, relativa proprio alla parte spettante a Di Nunzio.
Il rapporto tra l’imprenditore e l’ex premier si sarebbe consolidato in Colombia. A quanto pare, egli ha ampi agganci nella cantieristica navale ed è un membro della Comites (Comitati degli italiani all’estero).
Secondo quanto affermato dallo stesso Di Nunzio, a lui spetterebbero circa 20 milioni di euro per finanziare Forza Italia e i Club Forza Silvio in Colombia, alcune navi, il 2% di Fininvest e le azioni delle società che detengono la proprietà delle ville di Berlusconi nei Caraibi.
La stessa Fininvest ha messo in dubbio la veridicità di queste affermazioni dell’imprenditore, in quanto Berlusconi nel 2021 non si sarebbe recato in Colombia.
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