Lapo Elkann: processo a New York già finito, le accuse cadono

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L’ufficio della procura di New York ha diramato la notizia che sono state ritirate le accuse a carico di Lapo Elkann per aver simulato il proprio sequestro lo scorso 29 novembre 2016. Nella giornata del 25 gennaio era in programma a Manhattan la prima udienza del processo istituito in seguito all’episodio, ma dopo la decisione della Procura di New York di far cadere le accuse al nipote di Gianni Agnelli, il tutto si è concluso con un nulla di fatto.

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Lapo Elkann era volato negli Usa per il Thanksgiving di giovedì 24 novembre e avrebbe passato due giorni con una escort transgender consumando alcol e droga a Manhattan.

Secondo le ricostruzioni, una volta finiti i soldi, l’imprenditore, conosciuto in tutto il mondo, oltre che per i natali illustri, anche per essere titolare della azienda di occhiali alla moda Italia Indipendent, avrebbe inscenato un rapimento per ottenere un ‘riscatto’ di 10mila dollari dalla famiglia. Che stranamente non ha tentato di risolvere la cosa in privato, ma ha allertato la polizia. Dopo la diffusione della notizia, il popolo della Rete ci ha regalato diverse perle di satira su Lapo, che abbiamo raccolto qui.

Il rampollo di casa Agnelli, dopo il rinvenimento nella casa del trans di New York, era stato formalmente accusato e ritenuto responsabile di ‘sequestro simulato’. Il processo era stato quindi rimandato al 25 gennaio, giorno della prima udienza. L’erede Agnelli però, visto lo sviluppo del procedimento, non si è dovuto nemmeno presentare in tribunale a Manhattan.

Prima dell’arrivo della notizia del ritiro delle accuse da parte della procura newyorkese, Lapo rischiava una condanna da due a dieci anni di carcere. Con la conferma che le accuse contro Lapo sono cadute, il caso è definitivamente chiuso. Il suo avvocato, Randy Zelin, ha dichiarato che il suo assistito si è detto “sollevato e felice”.

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