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La stilista Laura Biagiotti è morta nella notte in un letto dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Era stata ricoverata mercoledì sera in seguito ad un infarto che le aveva causato un arresto circolatorio e gravissimi danni cerebrali. Ieri la procedura di dichiarazione di morte cerebrale. La morte è sopraggiunta nella notte. Le condizioni di salute della stilista sono apparse da subito gravissime e le speranze per lei si andavano affievolendo minuto dopo minuto. “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto, quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io”. Il testo, dal Vangelo di San Giovanni, è stato scelto dalla figlia di Laura Biagiotti, Lavinia, e pubblicato sui profili social della stilista.
L’altro ieri sera Laura Biagiotti è arrivata in ospedale in arresto cardiaco: le procedure rianimatorie hanno permesso la ripresa dell’attività cardiaca, ma, come si legge nel primo bollettino medico, ‘il quadro clinico e gli accertamenti effettuati’ attestavano ‘un grave danno cerebrale di tipo anossico’.
Immediato il rientro da Londra della figlia Lavinia, che affiancava Laura Biagiotti nella sua attività imprenditoriale. Laura Biagiotti, nata a Roma 73 anni fa, è stata una degli stilisti che hanno reso celebre il made in Italy nel mondo.
L’iter di accertamento di morte cerebrale
Secondo la legislazione italiana l’iter di accertamento di morte cerebrale per un adulto dura un totale di 6 ore sotto la supervisione di 3 specialisti con competenze, rispettivamente, in medicina legale, neurologia e rianimazione. Durante queste 6 ore il paziente viene sottoposto ad una serie di accertamenti che comprendono elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, test di apnea e diverse prove di riflessi. Data la delicatezza della materia la legge impone di ripetere alcuni fra questi esami.
Chi era Laura Biagiotti
Nata a Roma il 4 agosto del 1943, Laura Biagiotti è stata una delle poche stiliste donne a guidare il made in Italy nel mondo. Le creazioni di Laura Biagiotti sono un brand di eccellenza del made in Italy. La sua carriera iniziò negli anni 60 quando cominciò a collaborare con i grandi nomi della moda italiana, da Rocco Barocco a Roberto Capucci. Nel 1966 la sua prima collezione per Schuberth, nel 1972 la prima sfilata a Firenze. Dal 1980 Laura Biagiotti ha lavorato nella campagna romana di Guidonia, nel castello Marco Simone, dove si è trasferita. Dall’unione con il marito Gianni Cigna, morto nel ’96, è nata la figlia Lavinia, entrata in azienda nel 1997 e divenuta vicepresidente otto anni dopo. Definita dal New York Times Queen of cashmere, Laura Biagiotti è stata la prima griffe italiana a sfilare in Cina il 25 aprile del 1988, a Pechino, e la prima a sfilare per l’Italia a Mosca, nel 1995, nella vecchia sede del Partito Comunista, mentre nel 1997, invitata dalla moglie del presidente egiziano Susanne Mubarak, ha sfilato al Cairo a favore di un’iniziativa della Croce rossa locale.
Laura Biagiotti, la mecenate regina della femminilità
La designer romana aveva iniziato studiando letteratura e indirizzandosi verso l’archeologia: l’interesse per la moda è emerso negli anni Sessanta, quando ha iniziato a seguire le orme della madre, Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier di alta moda nota per aver disegnato le uniformi del personale Alitalia nel 1964. Molti i riconoscimenti che hanno costellato la carriera di Laura Biagiotti. Nel 1992 è stata eletta Donna dell’anno a New York; nel 1993 ha ricevuto il trofeo Marco Polo a Pechino per aver portato l’industria italiana in Cina; nel 1995 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. In quell’occasione venne riconosciuta “la cultura e la ricerca che mette in ogni sua creazione, la scelta dei tessuti, la qualità delle lavorazioni e soprattutto la segnata femminilità del suo stile“.
Tra il 2000 e il 2008 Biagiotti ha presieduto il Comitato Leonardo, che associa personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura con l’obiettivo di promuovere la qualità italiana nel mondo, diventandone presidente onorario nel 2009, mentre nel 2004 è stata eletta consigliere della Camera nazionale della moda italiana. Nel 2001 è stata la prima stilista a ottenere a Bruxelles il Prix Femmes d’Europe dedicato alle donne che contribuiscono ad aumentare l’integrazione in Europa. Nel 2002, per i 30 anni di carriera di Laura Biagiotti, le Poste italiane hanno emesso un francobollo a lei dedicato; nel 2007 poi, alla Mostra del Cinema di Venezia, le è stato assegnato uno speciale Leone d’oro per la moda.
Nel gennaio 2011 è stata insignita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Premio Leonardo, che per la prima volta nella storia è stato dato a una donna “esempio brillante di eccellenza italiana in tutto il mondo”. Lo stesso anno le è stato attribuito alla Camera il Premio America della Fondazione Italia-Usa e nel 2013 ha ricevuto alla Galleria nazionale d’arte moderna a Roma il premio ‘Arte: sostantivo femminile’ per la sua grande passione per l’arte.
Nella sua vita Laura Biagiotti si è dedicata a molte opere di mecenatismo: ha restaurato il Castello di Marco Simone di Guidonia, un monumento nazionale dell’XI secolo dove ha vissuto dal 1980, ha sponsorizzato il restauro di un piviale ricamato del Museo Poldi Pezzoli di Milano, rivelatosi un autentico Botticelli, e il restauro della Cordonata del Campidoglio progettata da Michelangelo.
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