Il 2023 sarà un anno di grandi novità anche per coloro che sono dipendenti di quarto livello.
Nello specifico parliamo delle persone che sono impegnati nel settore della distribuzione. A loro è destinato un sostegno per far fronte all’inflazione e ai rincari. Si tratta di un bonus una tantum che verrà accreditato direttamente in busta paga. Ecco tutti i dettagli.
In questo periodo storico difficoltoso appaiono sempre nuovi bonus, messi a disposizione dal governo per i cittadini.
A causa dell’inflazione e del caro bollette, sempre più persone hanno difficoltà ad andare avanti e far fronte alle tante spese quotidiane.
Tra i tanti bonus che risaltano in questo periodo, ne arriva uno dedicato ai lavoratori dipendenti del macro settore terziario.
Sarà reso disponibile dal 2023 e i lavoratori avranno la possibilità di vederlo direttamente accreditato in busta paga.
La misura che stiamo per spiegarvi è stata inserita all’interno di un “protocollo straordinario”.
È nata in seguito ad un accordo tra le associazioni delle cooperative di consumo e i sindacati in modo da poter trovare una soluzione concreta per combattere i tanti rincari.
Secondo le prime stime effettuate, il bonus sarà reso disponibile per circa 3 milioni di lavoratori. Di cosa si tratta nello specifico?
Il bonus di cui abbiamo parlato è un sostegno una tantum, con la cifra di 350 euro lordi.
Non verrà erogato tutto in un’unica soluzione, bensì è stato stabilito di effettuare due erogazioni da 200 euro e 150 euro.
La prima cifra sarà accreditata ai lavoratori interessati nella busta paga di gennaio 2023, mentre il restante sarà presente a marzo 2023.
Questa non è l’unica novità per il 2023. Dal mese di aprile sarà presente anche un aumento di 30 euro mensili per i lavoratori di quarto livello.
Si tratta di una sorta di anticipo, prima dell’arrivo dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali della filiera.
I sindacati, nell’annunciare queste novità, hanno diffuso una nota in cui scrivono: “la firma del protocollo riafferma la volontà di trovare soluzioni tangibili a beneficio dei lavoratori”. Oltretutto viene anche sottolineato che lo scopo sia proprio quello di poter dare una mano “in un contesto complesso e articolato, caratterizzato da un alto livello d’inflazione, dai rincari energetici e dall’incertezza internazionale”.
Infine, l’accordo sugli aumenti è stato siglato lo scorso 12 dicembre ed è stato definito come “un passo importante per la tutela dei lavoratori, considerata la difficile congiuntura economica”.
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