Lavoro, cala il numero di persone che lo cercano: i dati dell’Istat

Un dato che fa riflettere, in un Paese, è quello delle persone che cercano lavoro. In Italia, nello scorso mese di ottobre, è calato dello 0.4%. A cosa è dovuto? Cerchiamo di capire insieme.

Lavoratrice settore siderurgico
Lavoratrice settore siderurgico – Nanopress.it

Una percentuale che va messa in paragone anche con il tasso di disoccupazione che è, anch’esso, in calo.

Lavoro: ecco i dati dell’Istat

L’Istat ha diffuso, anche se sono ancora provvisori, alcuni dati relativi al mondo del lavoro e alla ricerca dello stesso in Italia per lo scorso mese di ottobre. Nel nostro Paese, cala di circa 8mila unità, rispetto al precedente mese di settembre, il numero di coloro che sono in cerca di un’occupazione.

Un numero che scende, tranne nella fascia d’età compresa fra i 25 e 34 anni di età, siano essi maschi o femmine. Un dato che va messo in paragone ed insieme a quello relativo al tasso di disoccupazione che, sempre nel mese di ottobre, è sceso del 7.8%, mentre quella giovanile scende al 23.9%.

Un Paese, quale l’Italia, che sembra aver ingranato la marcia giusta in materia di lavoro, anche se ancora in affanno per le fasce più giovani.

Cala, anche, il numero delle persone inattive (che non hanno un lavoro e neppure lo cercano) in una fascia d’età compresa fra i 15 e i 64 anni: è di circa lo 0.5%, circa 62mila persone. È un dato che coinvolge, in particolare, le donne di età compresa fra i 25 e i 34 anni, e di coloro che hanno al di sopra dei 50 anni.

Stabilità occupazionale che si mette a confronto con il numero di coloro che cercano lavoro, che è in calo. Diminuisce il numero di chi cerca lavoro, ma aumenta quello degli inattivi (uno +0.1%, pari a 13mila unità) rispetto al trimestre precedente il mese di ottobre.

Elmetti da lavoro
Elmetti da lavoro – Nanopress.it

Cala il numero di coloro che lo cercano

Se si fa un confronto rispetto allo stesso mese dello scorso anno 2021, il numero delle persone che cerca lavoro è diminuito del 14% e quello degli inattivi, invece, del 2,6%. Il dato che maggiormente conforta è quello della crescita occupazionale, trascinato soprattutto dall’aumento di chi diventa dipendente permanente.

Sono quasi 500mila gli occupati in più rispetto al mese di ottobre 2021 ed il numero dei dipendenti che diventano a tempo indeterminato è cresciuto, arrivando a 18milioni e 250mila.

Il mese di ottobre 2022 registra, anche, un tasso di occupazione a livelli record dal 1977: è attestato al 60.5%. Quello di disoccupazione scende e si ferma al 7.8% e quello di inattivi, anche lui in calo, si ferma al 34%.

Dati, diffusi dall’Istat, che sono ancora provvisori, ma che fanno ben sperare per una ripresa piena e completa dopo i due anni di stop e affanno a causa della pandemia da Covid.

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