Ornela Casassa, 28 anni, di professione ingegnera, ha rifiutato un lavoro malpagato, per il quale non erano riconosciute le sue competenze.
Ornela Casassa, ingegnera edile di 28 anni, ha registrato un video che è diventato virale in rete. Con oltre due milioni di visualizzazioni, il filmato traccia uno spaccato sulla situazione occupazionale a cui vanno incontro i giovani, spesso sfruttati dalle aziende e sottopagati. La professionista lancia un messaggio alla sinistra e ai sindacati. Il video – che potete guardare tra qualche riga – è diventato virale su TikTok.
Ornela Casassa, ingegnera 28enne ligure, ha registrato un video in cui spiega di aver rifiutato, tempo fa, un lavoro malpagato, che non riconosceva le sue competenze e che non le permetteva di vivere dignitosamente, visto che la paga mensile propostale ammontava a 900 euro con partita IVA.
Come lei stessa sottolinea, togliendovi le tasse, in tasca le rimanevano 750 euro, insufficienti per pagare l’affitto e pagare le spese quotidiane. Pertanto, lancia un appello a sinistra e sindacati, affinché facciano qualcosa per cambiare questa incresciosa situazione.
Il video:
La giovane professionista è consapevole, dunque, che lo scenario lavorativo in cui si trovano a muoversi i ragazzi non si può modificare da un momento all’altro, ma invita a “cambiare il sistema“, rivolgendosi alla sinistra che accusa di aver fatto abbassare troppo “l’asticella“.
Il video, diventato popolare su TikTok, ha ottenuto più di 2 milioni di visualizzazioni. Nel filmato, l’ingegnera sottolinea il fatto che queste persone sfruttano il sistema occupazionale che si è venuto a creare negli ultimi anni, cercando di pagare sempre meno i lavoratori.
Come lei stessa evidenzia, si tratta di “gente che sa che il sistema è così e non ti paga” e che, al suo rifiuto, le cose sono cambiate, in quanto, le hanno dato, poi, lo stipendio da lei richiesto.
Il video dell’ingegnera è stato postato da Sansa Selena Candia, consigliera regionale ligure di centrosinistra, che l’ha pubblicato sui social.
Dopo tale esperienza lavorativa, che – dopo qualche tempo – si è conclusa, Ornela ha spiegato che sta lavorando per uno studio che si occupa di progettazione energetica e che apprezza il suo operato e per il quale viene pagata bene.
Ha preferito svolgere la propria professione con partita IVA, lavorando da libera professionista. E aggiunge che molti datori di lavoro elargiscono “paghe da fame”, in quanto credono che “offrire un lavoro sia un favore”.
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