L’avvocato di Rosa e Olindo a Quarto Grado: “Non avete letto, ricostruzioni parziali”

L’avvocato di Rosa e Olindo, Fabio Schembri, furioso a Quarto Grado: “Non avete letto le carte, ricostruzioni parziali delle confessioni”. In studio scoppia il caos sulla strage di Erba.

Fabio Schembri
Fabio Schembri – Nanopress.it

Quella andata in onda il 21 aprile è stata una puntata ad altissima tensione: negli studi di Quarto Grado, il conduttore Gianluigi Nuzzi ha perso la pazienza dando del “maleducato” al difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba. Il legale si è infuriato per i servizi mandati in onda sulle confessioni della coppia, a suo dire non esatte e riprodotte senza tener conto di elementi fondamentali per la corretta ricostruzione dei fatti.

Fabio Schembri furioso a Quarto Grado per le ricostruzioni delle confessioni di Rosa e Olindo

La strage di Erba è tornata in testa alle cronache con un nuovo vento di tensione tra innocentisti e colpevolisti, tra chi ritiene i coniugi Romano-Bazzi estranei alla vicenda per cui hanno incassato l’ergastolo in via definitiva (sono in carcere da 17 anni) e chi, invece, sostiene che la giustizia non abbia commesso alcun errore a individuarli quali autori del massacro.

Il rinnovato interesse mediatico sulla mattanza che si consumò nella corte di via Diaz a Erba, Como, l’11 dicembre 2006, trova una ulteriore spinta propulsiva nel recente colpo di scena impresso dalla richiesta di revisione del processo avanzata dal sostituto procuratore di Milano, Cuno Tarfusser, convinto che Rosa e Olindo siano innocenti e vadano quindi “prosciolti”.

L’avvocato della difesa, Fabio Schembri, è stato ospite del programma di Gianluigi Nuzzi e, a un certo punto della puntata, sono scattate le scintille.

Il legale ha sottolineato come la ricostruzione delle confessioni confezionata dalla trasmissione fosse del tutto priva degli elementi chiave per una corretta analisi degli eventi che videro Rosa e Olindo autoaccusarsi del massacro.

Se tagliate i pezzi non si capisce perché viene detta una determinata cosa e soprattutto chi può o meno averla suggerita

Una obiezione alla quale Nuzzi ha risposto sostenendo di non poter mandare in onda i contenuti integrali per questioni di tempi televisivi.

Gianluigi Nuzzi contro il legale dei coniugi Romano-Bazzi: “Maleducato”

Schembri non ha ceduto e ha continuato a ribadire la sua tesi, secondo cui le cose non sarebbero state raccontate al pubblico come si dovrebbe, invece, per consentire una libera formazione dell’opinione pubblica: “Forse non avete letto tutte le carte“.

Gianluigi Nuzzi
Gianluigi Nuzzi – Nanopress.it

Dall’altra parte Nuzzi, fermo nella sua idea di dibattito e pronto ad una replica al vetriolo: “Lei è un maleducato, continua a parlare sopra“.

Cosa sta succedendo sul caso strage di Erba

Rosa Bazzi e Olindo Romano sono stati condannati all’ergastolo per la strage di Erba in tre gradi di giudizio, riconosciuti responsabili del massacro in via definitiva con sentenza di Cassazione nel 2011.

Sono in carcere dal 2007, da quando confessarono, dopo essersi inizialmente detti innocenti, la mattanza in cui persero la vita Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef Marzouk, la madre di lei, Paola Galli, e un’altra vicina di casa, Valeria Cherubini.

Si salvò soltanto una persona sulla scena del crimine: il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, testimone chiave dell’accusa che disse di riconoscere Olindo Romano quale suo aggressore.

Il racconto dell’unico sopravvissuto, una macchia di sangue isolata sul battitacco dell’auto di Romano e appartenente a Valeria Cherubini, poi le confessioni della coppia furono le pietre miliari dell’impianto che portò i coniugi all’ergastolo.

Oggi, 17 anni dopo i fatti, mentre i condannati ribadiscono di essere estranei ai fatti (ritrattarono le confessioni), il colpo di scena arriva dal cuore della Procura generale di Milano.

Il sostituto pg presso la Corte d’appello del capoluogo lombardo, Cuno Tarfusser, analizzato il materiale della difesa sulla richiesta di revisione del processo che intende presentare a giorni, ha anticipato i legali di Rosa e Olindo depositando una propria istanza da destinare alla Corte d’Appello di Brescia competente sul caso.

Per Tarfusser, che sposa la tesi difensiva dell’innocenza dei coniugi, le tre prove che per l’accusa inchiodarono Olindo Romano e Rosa Bazzi maturarono in “un contesto che definire malato è fare esercizio di eufemismo“.

Viziate, secondo quanto espresso dal sostituto pg, da forzature, errori e suggestioni che trascurarono elementi utili a dimostrare l’estraneità degli allora imputati in merito alla strage di Erba.

Nel documento di 58 pagine firmato dal magistrato, si leggono passaggi durissimi sulle modalità di indagine impiegate per risolvere il caso e si avanza il sospetto che gli assassini siano ancora a piede libero.

Un’ombra gettata anche dalle dichiarazioni di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, convinto che Rosa e Olindo, i suoi ex vicini di casa con cui pure ebbe diversi screzi, non siano gli autori della carneficina.

 

 

 

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