Il volto di quell’uomo che ha fatto molto discutere è stato scoperto grazie ai filmati delle telecamere.
Dalle immagini è stato possibile scoprire che l’uomo è entrato nello Stadio e solo in un secondo momento ha indossato la maglia in questione.
Le forze dell’ordine sono riuscite a identificare colui che domenica scorsa è stato visto indossare una maglia su cui era scritto “Hitlerson” insieme al numero 88. Un indumento decisamente poco accettabile poiché è un chiaro riferimento al saluto nazista.
In base a ciò che anticipato anche Repubblica, l’uomo in questione è un tedesco tifoso della Lazio, un uomo che è stato scoperto attraverso i filmati delle telecamere situate all’interno dell’impianto sportivo. Questo è ciò che si è riusciti a scovare a seguito delle indagini portate avanti dal Gabinetto internazionale di polizia scientifica insieme alla Digos della Questura di Roma e agli agenti di commissionato Prati.
Insieme all’uomo sono state trovate altre due persone la cui posizione attualmente risulta essere al vaglio degli inquirenti. Gli altri due uomini scoperti a seguito delle indagini sono di nazionalità rumena, due soggetti che al termine della partita hanno teso il braccio destro in avanti effettuando il classico saluto romano.
In base a ciò che è possibile sapere, pare che il tifoso tedesco sia entrato nello stadio senza indossare tale maglietta, un indumento che ha utilizzato dopo che la partita ha avuto inizio. Sul tifoso è stata comunque depositata un’informativa dettagliata presso la Procura di Roma.
Andrea Aboti, il ministro per lo sport e per i giovani, ha commentato ciò che è accaduto durante il derby parlando a lungo del tifoso laziale che indossava la maglia “Hitlerson”: “Se guardo quello che è successo l’altro giorno, quando una persona è entrata con una maglietta che oltre al numero riporta sulle spalle un nome irripetibile, credo che allora qualcosa di più ai controlli si possa fare“.
Il ministro ha ribadito ancora una volta che tutto ciò che è accaduto risulta essere inaccettabile e che per risolvere la situazione, la tecnologia potrebbe essere di grande aiuto. Inoltre, sempre secondo il parere del ministro, non è necessario sfruttare la militarizzazione negli Stati in quanto egli crede ancora nel valore della responsabilità individuale.
In ogni caso è ancora attesa la sentenza del giudice sportivo riguardo ai cori antisemiti che sono stati rivolti ai tifosi della Roma da parte di quelli della Lazio. In base a ciò che è possibile leggere all’interno di una nota, veniamo a conoscenza che “in ordine ai cori beceri e offensivi, di matrice anche religiosa, che risultano essere stati rivolti prima e durante la gara dalla totalità della tifoseria assiepata nella Curva Nord nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, e che risultano essere stati percepiti nella maggior parte dell’impianto, deciderà entro e non oltre il 4 aprile 2023”.
Inoltre, il giudice sportivo, scrive che “in relazione anche all’esito degli accertamenti in corso e avuto riguardo al comportamento e alla collaborazione della Società nell’attività di individuazione dei responsabili e degli ispiratori, nonchè nel prevenire il ripetersi di simili deprecabili manifestazioni.
Dispone che, nelle more, la Procura federale fornisca a questo Giudice ogni elemento utile alla decisione, acquisito anche dai responsabili dell’Ordine pubblico, che emergesse dalle indagini in corso e da quelle già avviate per fatti similari”.
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