Tutte le amicizie internazionali di Silvio Berlusconi: da Putin a Bush, fino Erdogan e Gheddafi, i legami stretti dall’ex premier italiano.
Cresciuto in una famiglia agiata, Silvio Berlusconi ha studiato legge all’Università di Milano e ha poi fondato la sua prima attività imprenditoriale negli anni ’60. Da lì in poi, la sua carriera è decollata rapidamente: Berlusconi si è fatto strada nell’industria edile e immobiliare diventando uno degli uomini più ricchi del Paese. Negli anni ’90, Berlusconi deciso di dedicarsi alla politica e nel 1994 ha fondato il partito Forza Italia. Nel corso degli anni, ha stretto amicizie internazionali con diversi leader delle altre nazioni. Vediamole insieme.
Le amicizie internazionali di Silvio Berlusconi: il legame con Putin
Berlusconi è morto all’età di 86 anni. La politica estera del leader di Forza Italia è sempre stata incentrata sui rapporti personali, spinta da un certo pragmatismo e diverse simpatie. Berlusconi ha sempre preferito gli incontri informali, lontani dalla diplomazia ufficiale.
Nel corso degli anni, ha sviluppato relazioni personali con alcuni dei leader mondiali più influenti, tra cui Vladimir Putin, George W. Bush e Gheddafi. La sua amicizia con il capo dl Cremlino è nata al G8 di Genova nel 2001 ed è stata saldata a Pratica di Mare nel 2002.
Questo rapporto amicale è stato alimentato da incontri frequenti e da un legame che andava oltre i reciproci interessi economici e anche oltre i destini politici del Cavaliere.
Negli ultimi mesi, con la guerra in Ucraina, questa amicizia è andata oltre le sorti e le scelte politiche di Putin.
Il presidente russo ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, definendolo un costante e principale sostenitore del rafforzamento dei rapporti amichevoli tra Russia e Italia.
Putin ha dichiarato che per lui Berlusconi era una persona cara, un vero amico e ha ammirato la sua saggezza e le sue capacità decisionali. Il Cremlino ha diffuso una nota in cui Putin esprime il suo profondo rispetto per il defunto ex-premier italiano.
Il legame con George W. Bush
Berlusconi ha sviluppato un forte rapporto con George W. Bush, in parallelo alla sua amicizia con Putin.
Entrambi questi leader tendono a polarizzare l’opinione pubblica e ad agire fuori dagli schemi tradizionali.
Berlusconi e Bush si riconoscevano come simili, a livello personale e politico e la loro amicizia è stata alimentata anche dalla decisione dell’Italia di appoggiare gli Stati Uniti nell’attacco all’Iraq nel 2003.
Ciò avvenne nonostante Berlusconi stesso avesse espresso perplessità riguardo alla guerra contro Saddam.
Nonostante ciò, l’amicizia tra i due leader è rimasta salda nel tempo, mentre quella con il premier britannico Tony Blair si è, invece, raffreddata.
I rapporti con gli esponenti mediorientali
Berlusconi ha stretto legame anche con Mu’ammar Gheddafi, che venne ricevuto a Roma, con grandi onori, dopo la pacificazione e il rilancio delle relazioni tra Roma e Tripoli alla vigilia della Primavera araba.
Durante una conferenza stampa, Berlusconi ribadì la sua amicizia – non solo con il colonnello libico – ma anche con il presidente egiziano Mubarak, il tunisino Ben Ali e l’algerino Bouteflika.
Nel marzo del 2011, cercò – fino alla fine – di opporsi all’intervento NATO in Libia, convinto che rovesciare Gheddafi fosse pericoloso per la stabilità di tutta la zona. Tuttavia, alla morte del dittatore libico, Berlusconi commentò: Sic transit gloria mundi (“Così passa la gloria del mondo”, ndr).