Attraverso l’ultimo dossier della Fabi sono stati mostrate tutte le conseguenze a seguito dell’intervento del tasso base al 3,75% che ha deciso la Banca Centrale Europea.
Una situazione che preoccupa molto le banche le quali sono destinate al raddoppio delle rate dei mutui.
All’interno del “Dossier mutui e credito al consumo – L’aumento dei tassi d’interesse decisi dalla Bce e gli effetti sui prestiti alle famiglie”, emerge un dato preoccupante secondo il quale ci sarà un aumento del 50-60% per i mutui a tasso variabile, mentre le rate che hanno un mutuo a tasso fisso potrebbero addirittura raddoppiare. Un rapporto all’interno del quale vengono rese pubbliche le conseguenze della decisione della Banca Centrale Europea nel momento in cui ha aumentato i tassi di interesse di un quarto punto di percentuale.
In poche parole, un’automobile che attualmente ha un costo di 25.000 euro che viene comprata a rate potrebbe costare 8.200 euro in più a differenza del 2021 nel momento in cui ci sia un finanziamento decennale con un tasso del 12,7%. Invece, se si parla di un mutuo a tasso fisso per un importo pari a 200.000 euro diviso in 25 anni, la rata mensile vedrà un aumento di 1.218 euro. A causa di questo ulteriore aumento, in un periodo in cui numerose sono le famiglie indebitate, il rischio che si corre è quello di trovarsi di fronte ad una vera e propria mazzata.
In base a ciò che afferma Lando Maria Sileoni, il segretario generale di Fabi: “L’ennesimo aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea rappresenta un altro pesantissimo macigno sui prestiti bancari e sull’intera economia italiana. I rischi sono due: un rallentamento molto forte del mercato immobiliare e dell’edilizia e una riduzione molto evidente degli investimenti delle imprese, che frenerà l’occupazione”.
Per ciò che concerne le rate dei vecchi mutui a tasso fisso ossia quelli erogati durante gli ultimi mesi del 2021 i primi del 2022, le cifre resteranno intatte fino a quando non terminerà il piano di rimborso. Invece, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile hanno subito una crescita del 65%.
In poche parole, coloro che in passato pagavano 500 euro al mese attualmente si trovano costretti a pagarne 825 con un aumento di 325 euro. In base a ciò che indica il dossier, è molto probabile che durante i prossimi mesi si possa assistere ad un ulteriore aumento.
Inoltre risultano essere in crescita anche gli interessi medi. Infatti, i nuovi mutui a tasso fisso vedono un interesse dall’1,8%, fino al 5% con rate che quindi sono più che raddoppiate. I nuovi mutui a tasso variabile potrebbero addirittura arrivare al 6%. Quindi, un prestito da 150.000 euro da restituire 20 anni vedrà una rata di 1.090 euro con un aumento di 325 euro in più se si fa il confronto con l’anno passato.
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