Le bufale dell’Isis corrono in rete, da Facebook a whatsapp

Bufale Isis in rete

In un clima di forte terrore generalizzato come quello attuale, dovuto ai gravi attentati di questi giorni, crescono e si diffondono rapidamente le bufale in rete. L’ultima sta circolando proprio in queste ore su Whatsapp, tramite messaggio vocale. E’ intervenuto persino Renzi, che ha subito risposto con un contromessaggio agli italiani.

La bufala di whatsapp di queste ore è un messaggio vocale in cui una madre allarmata parla con la figlia e la invita a non uscire di casa perché l’Isis avrebbe intenzione di attaccare le zone centrali di Roma, colpendo primariamente i ragazzi. La donna fa riferimento a una sua amica del ministero dell’Interno. La madre aggiunge anche che i giornalisti avrebbero nascosto ai cittadini il reale allarme bomba di ieri nella stazione metro di Lepanto.

Renzi aveva già definito il messaggio in questione una bufala, questa mattina, in occasione dell’inaugurazione del nuovo pronto soccorso del Santo Spirito a Roma. Il premier parla di ‘Procurato allarme‘ e ha già avviato un’inchiesta per identificare i responsabili.

Ma non si è limitato a questo, ha infatti preparato un contromessaggio vocale, che sta diffondendo sempre su whatsapp agli italiani, come misura straordinaria per placare eventuali psicosi.

Il messaggio recita così:

‘Ragazzi, buongiorno a tutti sono Matteo Renzi, solo per dirvi che girano un sacco di bufale, di messaggi strani, su Facebook, Twitter… io l’ho ricevuto su Whatsapp e forse anche qualcuno di voi. Messaggi in cui qualcuno pensa di essere simpatico o divertente ma non si rende conto che suscita e crea un clima di ulteriore paura, talvolta persino di panico. Io vorrei invitare tutti a non cascarci, a non farvi fregare da questo clima che qualcuno vorrebbe creare. Il terrorismo internazionale è una minaccia seria, dobbiamo essere attenti e molto determinati, l’Italia farà la sua parte assieme agli alleati internazionali per sconfiggerlo. Non sarà facile ma io sono certo che ci riusciremo tutti insieme’.

Ha poi ribadito:

‘Quello che però è fondamentale è che non cadiamo nella trappola di chi vorrebbe chiederci a chiave in casa e lasciarci vivere nella paura, senza uscire, senza fare la nostra vita normale. Stare attenti è un cosa, è giusto non sottovalutare niente ma contemporaneamente non lasciare all’isteria il compito di dominare la nostra vita. I ragazzi italiani, ne sono assolutamente certo, sono molto molto molto più intelligenti di quello che qualcuno possa pensare: nessuno ci porterà la nostra vita quotidiana. L’Italia e gli italiani sono molto più forti della paura’.

E la bufala di whatsapp è soltanto l’ultima in ordine temporale ad aver invaso il web, dopo la strage di Parigi del 13 novembre 2015. Solo qualche giorno fa girava su Facebook un’altra bufala, secondo la quale chi filtrava la propria immagine profilo con la bandiera francese, sarebbe stato rintracciato dall’Isis e ucciso.

Non aveva ovviamente alcun fondamento, ma questo non ha impedito il suo propagarsi virale all’interno del social network.

Secondo Snopes, un sito specializzato nello smascheramento delle bufale, l’allarme sarebbe nato da un messaggio Facebook, in cui si diceva che un militare statunitense invitata a rimuovere la bandiera francese dalla propria foto profilo per ragioni di sicurezza dei militari e delle loro famiglie. L’invito lasciava intendere che in caso contrario l’Isis si sarebbe trovata il lavoro già fatto…in quel modo trovare gli infedeli sarebbe stato un gioco da ragazzi.

Il messaggio, passando di bacheca in bacheca, si sarebbe trasformato in una sorta di minaccia ufficiale dell’Isis.

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