Anche nel 2023 è stato confermato quel bonus il cui scopo è quello di diminuire l’utilizzo di bottiglie di plastica.
Un incentivo che è stato finanziato attraverso 1,5 milioni di euro a differenza dei 5 milioni stanziati lo scorso anno. L’agevolazione in questione può essere richiesta fino a fine mese ed è indirizzata a coloro che nel 2022 hanno sostenuto tutti i costi ammessi nel bonus.
Il governo ha cercato una soluzione per ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica così che queste non possano creare conseguenze nell’ambiente.
Per farlo ha deciso di muoversi attraverso l’ultima legge di bilancio del 2023 in cui è stato riproposto il bonus acqua potabile già utilizzato del 2021 e nel 2022.
Si tratta di un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto o installazione di sistemi di filtraggio, raffreddamento, mineralizzazione o addizioni definiti da carbonica così che l’acqua possa essere migliore per il consumo in casa.
Il bonus può essere calcolato di rimborso massimo di 1.000 euro nel caso in cui la richiesta proviene da un immobile privato mentre la cifra sale a 5.000 euro nel momento in cui si parla di un immobile commerciale, istituzionale oppure se la domanda viene portata avanti dai esercenti di attività di impresa.
Tutte le informazioni per i vari interventi devono essere trasmesse all’Enea.
La spesa totale deve essere comunicata dal primo al 28 febbraio all’Agenzia delle Entrate nell’anno successivo a quello in cui è stato fatto il pagamento.
Ciò vuol dire che per ottenere il bonus degli interventi fatti nel 2022 sarà necessario presentare domanda entro la fine del mese.
Tutti i costi devono essere documentati attraverso una fattura elettronica oppure un documento commerciale all’interno del quale è presente il codice fiscale di colui che ha richiesto il bonus.
Se si tratta di cittadini privati, il pagamento deve essere fatto tramite versamento postale o bancario oppure tramite altri tipi di sistemi di pagamento diversi dai contanti.
Ogni spesa deve essere poi comunicata sul sito dell’agenzia delle entrate.
Sarà necessario eseguire l’accesso utilizzando i propri dati personali e accedere alla sezione servizi, Agevolazioni e poi cliccare su “credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”.
Come possiamo leggere sul sito dell’agenzia delle entrate, un’altra alternativa è quella di “inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa”.
Prima che l’invio sia definitivo, i file saranno controllati attraverso il software utilizzato dall’agenzia delle entrate.
Quelli che non sono sottoposti ad un’attenta analisi, verranno cestinati insieme a tutte le comunicazioni presenti al suo interno.
All’interno della piattaforma desktop telematica è possibile utilizzare le applicazioni “entrate” e “file internet” in cui, nella categoria controlli assicurazioni è presente la versione 1.0.0 riguardo al modulo Controlli Comunicazione Delle Spese Per Il Miglioramento Dell’Acqua Potabile. Il codice da utilizzare è CMA 22.
In alternativa è anche possibile utilizzare il bonus in compensazione attraverso l’F24 oppure all’interno della dichiarazione dei redditi inerente all’anno della spesa.
All’interno della manovra del 2023 è possibile leggere che per quest’anno sono stati messi a disposizione 1,5 milioni di euro a differenza del 2021 e del 2022, anni in cui i fondi erano pari a 5 milioni di euro.
Ciò vuol dire che per ogni anno il valore del bonus sarà più basso di quanto previsto dalla legge e potrà far riferimento al numero di domande ricevute.
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