Le fiamme continuano a lambire tutto il Sud Italia ed è una situazione che sta mettendo non poca preoccupazione. Dopo la Sicilia e la Calabria, ora a bruciare è anche la Puglia.
Da ieri, le fiamme hanno colpito la zona di Torre Mazza, nella zona ionica del Salento. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e quali sono state le conseguenze di tali incendi.
Gli incendi non danno tregua al Sud Italia. Si tratta di una situazione che sembra voler sfuggire di mano, a causa anche del vento che soffia caldo e forte, portando il fuoco a crescere sempre di più e a toccare sempre più zone. Da ieri, le fiamme hanno colpito anche la Puglia, nella zona di Torre Mozza, nella marina di Ugento, nel Salento ionico.
Ad andare a fuoco e distrutta è stata la pineta. Tutte le strutture ricettive, per precauzione sono state evacuate, a partire dall’antica masseria di Rottacapozza, che ospitava circa 100 persone. Anche dalle spiagge i bagnanti sono stati fatti allontanare, sempre a scopo precauzionale, visto che le fiamme stavano raggiungendo anche le spiagge.
Il sindaco di Ugento, Chiga, ha dichiarato: “Questo è un crimine. Hanno bruciato la mia terra verde, un bene prezioso distrutto da chi non sa che fare e provoca questi disastri. Per fortuna che il fuoco non è arrivato dentro il centro abitato, altrimenti sarebbe stata una tragedia” – riferendosi, proprio, all’incendio che ha distrutto la pineta dove, solo per pura fortuna, non ci è scappato il morto, ma ci sono stati solo notevoli danni.
Stando alle primissime informazioni, all’inizio si è pensato che proprio i forti venti avrebbero potuto portare le fiamme anche oltre, verso le zone costiere. Ma fortunatamente non è stato così.
I Vigili del Fuoco hanno lavorato ore per spegnere gli incendi, dove sono state danneggiate anche alcune auto. Sono stati coinvolti anche due canadair e, solo nella tarda serata di ieri, la Prefettura di Lecce ha dichiarato che il fronte del fuoco era definitivamente sotto controllo.
Incendi che stanno preoccupando tutte le zone del Sud Italia, con particolare attenzione alla Sicilia, una delle regioni più martoriate dalle fiamme di questa estate.
A sottolineare l’urgenza di fare qualcosa nell’immediato è stato il Ministro per la Protezione Civile, Musumeci: “È purtroppo inevitabile che questi episodi abbiano ripercussioni sul turismo e fa ancora più paura pensare che le regioni più colpite sono quelle con le maggiori difficoltà economiche: il Governo ha già stanziato 10 milioni di euro per i turisti che hanno avuto problemi con aerei e strutture ricettive in Sicilia. Serve con urgenza una cultura del contrasto ai rischi naturali. Con il rischio ci si deve convivere, ci dobbiamo attrezzare per convincere anche i più diffidenti”.
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