I partecipanti al G7 si sono recati al Museo della Pace di Hiroshima per firmare il libro d’onore, ognuno di loro ha lasciato un messaggio che verrà scolpito su una stele di pietra. Ognuno dei messaggi è stato molto toccante. Joe Biden lancia un messaggio chiaro “Libereremo il mondo dalle armi nucleari”.
Gli altri leader si sono soffermati su messaggi di cordoglio, speranza, e hanno parlato di pace e libertà. A prendere parte all’evento oltre ai leader membri del G7 anche alcune delle consorti, anche loro hanno voluto lasciare il loro messaggio di cordoglio.
Firma del libro d’onore e i messaggi di speranza
In questi giorni a Hiroshima, in Giappone, si sta svolgendo il G7 ossia il forum intergovernativo che vede la partecipazione dei 7 principali Stati economicamente più avanzati sul Pianeta. I 7 Stati sono Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Italia, Giappone e Canada.
Quest’anno hanno preso parte anche il presidente Zelensky, dell’Ucraina, con grande sorpresa di tutti perché per lui era stata organizzata una videochiamata nella giornata di domenica, e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e Ursula Von der Leyen, la presidente della Commissione europea.
Tanti i temi che verranno affrontati in questi giorni, ancora non è uscito il comunicato ufficiale con il resoconto dei temi trattati ciò che sappiamo però è che attualmente diverse delle nazioni partecipanti hanno parlato delle nuove sanzioni alla Russia.
I partecipanti al G7 hanno in queste ore visitato il Museo della pace di Hiroshima per firmare il libro d’onore e lasciare i loro messaggi di pace.
I messaggi lasciati dai leader, provenienti da diverse parti del mondo, saranno scolpiti su una stele di pietra che verrà collocata nelle vicinanze del monumento commemorativo.
Joe Biden ha lasciato un messaggio molto chiaro in cui parla dell’obbligo che ogni individuo ha per costruire un futuro di pace, e dell’impegno che le nazioni dovranno affrontare per liberare una volta per tutte il mondo dalle armi nucleari.
Gli altri messaggi dei leader
Il presidente Macron, di Francia, ha scritto invece che è un compito di tutti commemorare le vittime di Hiroshima e al tempo stesso agire sempre a favore della pace, che rappresenta l’unica battaglia per cui vale la pena combattere.
Giorgia Meloni, il presidente del Consiglio italiano, ha chiamato tutti alla preghiera e a non dimenticare che “l’oscurità” non ha mai l’ultima parola. Ricordare il passato può permettere di creare un futuro di speranza.
Il presidente Trudeau, del Canada, ha scritto che la sua nazione rende omaggio alle vittime causate dalla bomba atomica ed è vicina ai sopravvissuti.
Scholz, il cancelliere tedesco, ha invece scritto che il Museo della pace di Hiroshima è il luogo in cui si ricorda una profonda sofferenza, e che i membri del G7 hanno rinnovato l’impegno a proteggere la libertà e la pace, scongiurando la possibilità di una guerra nucleare.
La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, scrive che ciò che accadde a Hiroshima perseguita l’umanità, ed è un ricordo del terribile costo della guerra. Ecco perché si deve proteggere la pace.
Michel, il presidente del Consiglio europeo, ricorda la tragedia avvenuta 80 anni fa, e anche lui fa riferimento alla pace e alla libertà che devono essere sempre protetti.
Sunak, primo ministro britannico ha invece scelto di citare Shakespeare e lancia un messaggio inequivocabile quello che successe a Hiroshima e Nagasaki non deve avvenire mai più.
Oltre ai leader delle 7 potenze mondiali a questo momento di commemorazione hanno preso parte anche le mogli di alcuni dei leader, tra cui Jill Tracy Jacobs moglie del presidente Joe Biden, Britta Ernst moglie del Cancelliere Scholz e Akshata Murty moglie di Sunak
Ognuna di loro ha voluto lasciare il proprio messaggio, esattamente come avevano fatto i loro mariti prima di loro.