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Romanzi, saggi, frasi: Gabriel García Márquez ci ha lasciato, tra aforismi, libri e poesie, un patrimonio letterario di grande valore. Dalla biografia di questo autore, nato ad Aracataca, in Colombia, novant’anni fa (era il 6 marzo del 1927), si capisce bene come la sua opera sia stata di fondamentale importanza nell’ambito della letteratura latino-americana: Marquez, infatti, è stato uno degli esponenti più importanti del cosiddetto realismo magico, un genere che mescola elementi magici e realtà di cui Cent’anni di solitudine, capolavoro indiscusso dello scrittore, rappresenta l’esempio più emblematico.
Nobel per la letteratura nel 1982, Gabriel García Márquez è stato uno degli scrittori spagnoli più rappresentativi del XX secolo. I suoi libri, le sue poesie, rappresentano uno degli esempi più rari (e meglio riusciti) di opere magico-realistiche sospese tra storia e leggenda e i suoi romanzi – Cent’anni di solitudine in primis – costantemente pervasi da un’amara ironia, hanno influenzato non poco gli scrittori latino-americani successivi (da Paulo Coelho ad Isabel Allende), affascinati da quel mix di romanticismo ed allegoria di cui sono intrise tutte le sue opere, poesie comprese.
LEGGI L’OMAGGIO DI CUBA A GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Le frasi, gli aforismi e le citazioni più belle di Gabriel García Márquez
In occasione del novantesimo anniversario della nascita dello scrittore, dunque, ecco una breve selezione delle sue frasi più belle, aforismi e citazioni famose tratti dalle poesie e da alcuni dei suoi celeberrimi libri.
‘Il segreto per invecchiare bene è aver fatto un patto di onestà con la solitudine’.
(da Cent’anni di solitudine)
‘La saggezza ci arriva quando non ci serve più’.
(da L’amore ai tempi del colera)
‘Le donne pensano più al senso recondito delle domande che alle domande stesse’.
(da L’amore ai tempi del colera)
‘Rispondigli di sì, anche se stai morendo di paura, anche se poi te ne pentirai, perché comunque te ne pentirai per tutta la vita se gli rispondi di no’.
(da L’amore ai tempi del colera)
‘Datemi un pregiudizio e solleverò il mondo’.
(da Cronaca di una morte annunciata)
‘Gli disse che l’amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti ad una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera quanto più intensa’.
(da Dell’amore e di altri demoni)
‘D’improvviso, come se un turbine avesse piantato le radici nel centro del villaggio, arrivò la compagnia bananiera incalzata dalle foglie morte. Era un frascame ravvolto, riottoso, formato dalle mondezze umane e materiali degli altri villaggi; stoppie di una guerra civile che sembrava sempre più remota e irreale. Il frascame era implacabile. Tutto contaminava col suo ravvolto odore accalcato, odore di secrezione a fior di pelle e di recondita morte’.
(incipit di Foglie morte)
‘Pensa all’Amore come ad uno stato di Grazia, come all’alfa e all’omega in se stesso contenuto… E’ la vita, e non la morte, a non avere confini’.
(da L’amore ai tempi del colera)
‘Se un giorno avrai voglia di piangere chiamami:
non prometto di farti ridere ma potrò piangere con te…’
(dalla poesia Se un giorno avrai voglia di piangere)
‘Sempre c’è un domani
e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene,
ma se mi sbagliassi
e oggi fosse tutto ciò che ci rimane,
mi piacerebbe dirti quanto ti amo,
che mai ti dimenticherò’.
(Sempre c’è un domani)
‘Si può essere innamorati
di diverse persone per volta,
e di tutte con lo stesso dolore,
senza tradirne nessuna,
il cuore ha più stanze di un casino’.
(Si può essere innamorati)
‘Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia esserne grato’.
‘Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso’.
‘Per il mondo tu puoi essere solo una persona, ma per una persona tu puoi essere il mondo’.
‘Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai’.
‘Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te’.
‘Non piangere perché è finito, sorridi perché è successo’.
LEGGI LE FRASI CELEBRI TRATTE DA CENT’ANNI DI SOLITUDINE
Concludiamo la nostra selezione delle citazioni e degli aforismi più belli di Gabriel García Márquez con le frasi tratte da La Marioneta, una poesia inizialmente attribuita allo scrittore colombiano (ma che è, invece, del messicano Johnny Welch) che lo stesso Márquez (smentendo poi che fosse sua) utilizzò per la famosa lettera d’addio agli amici, uno scritto con cui si congedava dalla vita pubblica qualche tempo prima di morire.
‘Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e attenderei così l’arrivo del sole’.
‘Dio mio, se io avessi uno scampolo di vita…
Non lascerei passare un solo giorno senza dire alla gente che la amo’.
‘Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata’.
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