Sono aperte da oggi, a partire dalle 9, le Grotte Vaticane per consentire ai fedeli di omaggiare la tomba di Benedetto XVI.
In passato lo stesso luogo era stato visitato da milioni di persone che omaggiavano il Papa che prima della santificazione si trovava nella stessa tomba, Giovanni Paolo II.
Di essere tumulato nelle Grotte Vaticane, precisamente nel luogo dove era stato Giovanni Paolo II, Ratzinger lo aveva chiesto chiaramente. Dopo i funerali celebrati il 5 gennaio alla presenza di circa 200mila fedeli oltre Capi di Stato e personalità della Chiesa, la salma è stata trasferita nella sua ultima destinazione.
Da questa mattina intorno alle 9, moltissime persone si sono recate in visita in questo luogo sacro che ha visto passare e accoglie tutt’oggi i Papi della Chiesa cattolica.
Moltissimi pellegrini hanno fatto lunghe code per visitare la tomba, in cui la bara di cipresso del Papa Emerito ha fatto il suo ingresso giovedì scorso. All’interno, oltre la salma sono conservati il Rogito, le monete e le medaglie del pontificato e del pallio. La bara è stata posta in un feretro zincato, a sua volta conservato in una cassa in rovere poi tumulata.
Il nome è stato inciso in una lastra di marmo bianco, in lingua latina proprio come il suo successore Papa Francesco ha recitato la liturgia per le esequie.
Fra i primi che hanno omaggiato oggi il Papa Emerito c’è stato un uomo di nome Bernard, che intervistato ai microfoni di alcuni giornalisti presenti, ha dichiarato:
“credo sia uno dei papi più importanti della storia, inoltre è il mio papa poiché anche io sono tedesco ed era importante venire qui”.
Più o meno sono le parole di affetto dette da tutti, italiani e non, che oggi si sono recati in pellegrinaggio nelle Grotte Vaticane.
Proprio come oggi una folla composta di pellegrini e fedeli hanno omaggiato il Papa Emerito con preghiere e visite che proseguiranno per tutto il giorno e nei prossimi a venire, giovedì 5 gennaio si sono tenuti i funerali presieduti da Papa Francesco.
È stato proprio lui a far sospettare che di lì a breve Benedetto XVI ci avrebbe lasciati, tuttavia ci ha anche lasciato un inestimabile patrimonio grazie a i suoi scritti sulla Chiesa, dal momento che era un grande teologo e si pensa per lui all’assegnazione del titolo di dottore della Chiesa.
I funerali hanno visto un grande dispiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza dell’area di Città del Vaticano, blindata fin dal giorno prima, come deciso dal Comitato per l’ordine e per la sicurezza pubblica del Prefetto di Roma.
La messa è iniziata alle 9.30, ora in cui un Papa Francesco provato dagli acciacchi dell’età ha fatto il suo ingresso in sedia a rotelle e ha officiato la messa del suo amico e predecessore, un evento che non era mai accaduto nella storia della Chiesa.
Aiutato nello svolgimento della funzione dal cardinale Giovanni Battista Re, ha salutato insieme a tanti fedeli che erano presenti ma anche a quelli virtuali che seguivano la diretta da casa, il Papa Emerito. Molto commovente il momento in cui si è raccolto per pochi minuti in un’intima preghiera avvicinandosi alla bara e poggiando sopra la mano.
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